- 18 novembre 2010, 11:00

Sentenza del Tribunale di Alba sui docenti precari: ottenuto il risarcimento degli scatti d'anzianità

Una decisione che aprirà nuove strade nel mondo del precariato

L'Avvocato Galliano dello studio Galliano e Rosso

L'Avvocato Galliano dello studio Galliano e Rosso

Una vittoria che rimarrà nel tempo, una sentenza a favore dei docenti precari che aprirà nuove strade nel mondo del precariato. Il Tribunale di Alba, con sentenza parziale pronunciata all’udienza dell’8 novembre 2010, riconosce gli aumenti di stipendio, scatti biennali, anche ai docenti precari. Nel caso specifico, i docenti che hanno presentato ricorso davanti al Giudice del lavoro del Tribunale di Alba, tutti con molti anni di precariato sulle spalle, si erano rivolti allo studio di avvocati Galliano & Rosso del Foro di Alba per vedersi riconosciuto il diritto ad accedere agli scatti di anzianità stipendiale, al pari dei colleghi assunti a tempo indeterminato. In pratica un docente precario, pur facendo lo stesso lavoro di un collega di ruolo, prendeva lo stipendio iniziale senza percepire i gradoni, ovvero gli aumenti di anzianità, anche dopo 20-30 anni di precariato. Una disparità di trattamento che non trovava giustificazione e che il Gilda Cuneo, sindacato che ha rappresentato i docenti, ha deciso di contrastare fortemente.  

“Abbiamo creduto fin da subito in questa causa – commenta l’avvocato Massimo Rosso dello studio Galliano & Rosso – una giusta lotta per il riconoscimento di uno dei diritti primari dell’uomo. Questi lavoratori, con l’ausilio del sindacato Gilda, hanno deciso di lottare contro la vera ragione della precarietà nella scuola. Grazie ai contratti precari per i docenti lo stato risparmia mediamente circa 8mila euro a lavoratore rispetto al docente di ruolo. Conquistare gli scatti di anzianità per il personale precario significa anche conquistare il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo per il personale immesso in ruolo. Si tratta sicuramente di una sentenza rivoluzionaria per il mondo del precariato – conclude l’avvocato – sentenza che non rimarrà l’unica, visto che proprio ieri il Tribunale di Saluzzo ha emesso identica sentenza a quella del Giudice di Alba e probabilmente altri giudici faranno lo stesso”.

Il Giudice Bottallo, riconoscendo gli scatti stipendiali per i docenti precari, art.53 legge 312/80, ha condannato il Ministero dell’Università e della Pubblica Istruzione a risarcire i danni ai ricorrenti. Indicativamente si tratta del 2,5% sulla posizione stipendiale iniziale a partire dal terzo anno di servizio prestato, ma il conteggio andrà fatto anche tenendo conto di quanto i ricorrenti hanno effettivamente percepito e quanto dovevano percepire in caso fossero stati correttamente immessi in ruolo.  

Claudio Fissore

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