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Politica | 19 aprile 2014, 08:22

“Non sono d’accordo con il giovane consigliere di Savigliano Francesco Boglione”

Lettera di Fulvio D’Alessandro, “orgogliosamente capogruppo consiliare” della Lista Civica Savigliano

Fulvio D'Alessandro

Fulvio D'Alessandro

Ho letto con attenzione la lettera del giovane consigliere Francesco Boglione di Savigliano volta a sostenere tesi comprensibili, ma non condivisibili sull’operato degli amministratori comunali. Non sono d’accordo e lo dico per esperienza, mia e di altri colleghi.

In 47 Consigli comunali ho presentato 50 tra interrogazioni e interpellanze su temi quali la disoccupazione giovanile, la sicurezza dei cittadini e i sistemi di videosorveglianza, la messa in sicurezza dei fiumi, la casa di risposo, l’illuminazione pubblica, la raccolta differenziata dei rifiuti e potrei continuare con la verifica delle posizioni nella Fondazione CRS, nella gestione e nell’operatività dell’Unione e poi temi di urbanistica, lavori pubblici, viabilità sempre discussi preventivamente in Commissione. Certo il Consiglio e i consiglieri possono fare poco se non evidenziare, sollecitare un confronto, anche denunciare richiamando sindaco, giunta e assessori alle proprie responsabilità. Questo però comporta un impegno notevole.

Quanta impreparazione ho rilevato a vari livelli (non tutti per fortuna) e non per incapacità, ma per pigrizia. Regolamento e Statuto nemmeno letti in cinque anni, poca attenzione per  l’attività delle commissioni consiliari permanenti, scarsa considerazione per le delibere di Consiglio e di Giunta, a volte nemmeno lettura dei giornali locali. Io sono un formalista e un rompiscatole, ma quando nel 2009 ho avuto la fortuna e l’onore di ricoprire il ruolo di consigliere e capogruppo con santa pazienza ho chiesto, mi sono informato, ho rotto le scatole, ho studiato e mi sono esposto sempre in prima persona anche e soprattutto sui giornali locali.

Caro Francesco, credimi, ne vale la pena perché poi puoi guardare tutti negli occhi senza abbassare lo sguardo sapendo di aver fatto il tuo dovere e per 38 euro al mese.  Il Consiglio comunale non è un video game, una rappresentazione teatrale, tantomeno un salottino per immaginifici dibattiti pseudo culturali. In Consiglio, tu lo sai bene, ci metti la faccia, ci si incazza, ci si sporca le mani e si prova, con enorme fatica e carattere, a cambiare qualcosa per il bene dei cittadini. In Consiglio comunale, per farmi sentire e per il bene dei cittadini ho suonato la grancassa, la tromba, il bombardino e il basso tuba. Molti invece solo l’arpa celtica, il flauto molto dolce, la spinetta e il clavicembalo ben temperato. Ma prima di scontrarci in Consiglio comunale bisogna partecipare alle commissioni, andare a rompere le scatole negli uffici comunali, farsi spiegare bene le cose cercando di demolire alcuni muri di gomma. Io continuo a sostenere che, se fatto bene e con impegno, il ruolo del consigliere sia il più bello. Se, grazie ai cittadini saviglianesi, avrò la fortuna e l’onore di ritornare in Consiglio comunale spiace sinceramente non vederti più sui banchi consiliari.

Caro Francesco, permettimi in ultimo di salutare con stima, affetto e simpatia il decano dei consiglieri comunali Mino Daniele che anche lui, ma per motivazioni diverse, abbandona l’emiciclo. Seppur a volte su posizioni tra noi diverse, ma entrambi leali nella definizione di voto, saperlo sempre presente e preparato in Consiglio comunale sollecita da parte mia un sincero grazie.

Fulvio D’Alessandro orgogliosamente capogruppo consiliare - Lista Civica - Savigliano

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