La parità di genere, non solo una vittoria di diritti, ma anche uno stimolo per l'economia.
Se raggiungessimo il 62% di donne occupate il Pil aumenterebbe. Lo ha spiegato Francesca Culasso, scarnafigese, professore ordinario di Economia aziendale al Dipartimento di Management dell’Università di Torino nell’’incontro organizzato da Fidapa Saluzzo dal titolo “ Imprenditorialità e leadership al femminile”.
Solo il 34% di imprenditrici in Europa e, solo il 30 % delle stesse ha lanciato una Start up nella Comunità europea. La maggior parte delle donne lavorano in settori pochi innovativi, servizi sociali, assistenziali, ha illustrato la giovane docente indicando i principali ostacoli in questo ambito. Tra questi l’accesso al credito (minor prestiti, maggiori garanzie collaterali, tassi più alti), l’accesso alle informazioni, alla formazione e ai network prevalentemente maschili.
Non è sempre facile conciliare impresa e famiglia, la condivisa sottolineatura, oltre al fatto che "nelle donne c’è una maggiore avversione al rischio e spesso le donne intraprendono un’ impresa per frustrazione, non avendo in questo modo le giuste motivazioni per emergere”.
Tra i limiti anche i livelli bassi di conoscenza in materia finanziaria e la fatica a entrare nei net work che giudicano "poco confortevoli".
Sorprendentemente per quello che riguarda le top manager “l’ Italia è in una posizione di tutto rispetto e molte aziende fanno della questione di genere una priorità investendo in formazione tecnica e mentoring per le donne".
Ma non basta. “Per essere leader bisogna fare un passaggio di identità e occorre che il contesto supporti questo passaggio”. Tra le azioni da fare: educare uomini e donne sul pregiudizio di genere, creare uno spazio lavorativo favorevole all’acquisizione della identità di genere e , soprattutto incoraggiare le donne a fissare i propri obiettivi”.
C’ è una caratteristica che contraddistingue la leadership femminile ed è una particolare intelligenza: l’empatia, la capacità di comprendere a pieno lo stato d'animo altrui, necessaria per creare team di lavori su obiettivi condivisi.
Una caratteristica che fa la differenza anche nella Sanità- Sandra Ghione presidente Fidapa Saluzzo, che ha portato la sua esperienza di donna chirurgo in un ambiente prettamente maschile.
La declinazione pratica della relazione di Francesca Culasso si è colta nelle esperienze raccontate da Chiara Boschis della cantina Pira e figli, viticoltori a Barolo dal XVII secolo e di Gessica Monticone Piatino della Piatino Sas pianoforti storici alla IV generazione al femminile.
Per entrambe una storia di successo grazie ad autostima, tenacia e superlavoro: molto, molto più degli altri.