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Agricoltura | 07 luglio 2018, 11:35

Legge caccia, ANLC: "Ritorno al passato, siamo stati penalizzati dalla Regione"

L'associazione organizza incontri divulgativi. Il primo è fissato alle ore 21 di martedì 17 luglio a Cavallermaggiore presso gli Impianti Sportivi di Frazione Madonna del Pilone

Legge caccia, ANLC: "Ritorno al passato, siamo stati penalizzati dalla Regione"

La Regione Piemonte con la legge regionale del 19 giugno 2018, n. 5 ad oggetto “Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria”, si è dotata di una propria legge regionale.

Nulla sono valse le richieste fatte pervenire ai molteplici componenti incaricati di produrre una regolamentazione chiara ed efficace in merito a tutta una serie di problematiche, evidenziate ormai negli anni sia dal mondo agricolo, che dagli Enti Locali che dagli stessi singoli cittadini.

Una legge basata sull’ideologia che la caccia debba essere in tutto e per tutto vietata e dall’altra parte il riconoscimento di quel “cittadino” titolare di porto armi uso caccia e che abbia assolto il pagamento delle tasse, strumento necessario ed utile per la risoluzione del problema “ungulati”. “Cittadino” che comunemente viene chiamato cacciatore, invitato a prestare attività volontaria nelle attività di controllo della fauna selvatica, conoscitore del territorio e promotore di iniziative utili quali pulizia di sentieri, strade e gestione ambientale.

La Libera Caccia non ci stà! Quel Cittadino e Cacciatore non deve essere penalizzato dalla Regione.

Per tale motivo in sinergia con tutto lo Staff, la Libera Caccia inviterà il Governo Italiano a mettere mano ai documenti per valutare alcuni aspetti anticostituzionali e discriminatori per i cacciatori. Nell’attesa, certamente come già fatto nelle sedi opportune, ritiene ribadire che l’attuale legge, da molti ritenuta un passo in avanti, è per la stessa Segreteria Provinciale di Cuneo, un ritorno al passato, per aver mantenuto un rimpallo di responsabilità tra ATC/CA – Provincia – Regione Piemonte e aggravando la situazione oltre all’incertezza di tutta la materia.

Rimane inspiegabile che la riorganizzazione territoriale degli ATC e dei CA sia demandata al 31 dicembre 2022, seppur contenuta nella stessa legge contribuendo ad altri 4 anni di una gestione accorpata che ha già visto notevoli difficoltà nel precedente periodo di attuazione.

D’altra parte un “ideologia” anticaccia ha incrementato ulteriormente le sanzioni a carico dei cacciatori, scordando del tutto, seppur la legge sia a Tutela della Fauna, quelle abitudini o altre attività che a parere della scrivente sono molto più dannose a tutte le specie e che più di una volta proposto di inserire nella stessa legge.

Se da una parte la prerogativa allarme ungulati è all’ordine del giorno, rimane dubbiosa la richiesta di una pre-apertura alla specie cinghiale nel mese di settembre per ridurre l’impatto danni e successivamente il divieto di caccia nelle giornate di domenica e allo stesso modo anche per i corvidi che contribuiscono ad arrecare danni nei frutteti. In attesa di eventuali sviluppi la Segreteria Provinciale ANLC Cuneo, in collaborazione con i Circoli Comunali organizzerà serate divulgative e conoscitive delle principali modifiche di interesse dei cacciatori.

Il primo appuntamento è fissato alle ore 21 di martedì 17 luglio 2018 a Cavallermaggiore presso gli Impianti Sportivi di Frazione Madonna del Pilone.

La Segreteria Provinciale ANLC Cuneo

c.s.

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