“Un impianto smisurato rispetto alle esigenze”. Sono molti i dubbi del comitato di quartiere San Rocco Castagnaretta sul biodigestore di Borgo San Dalmazzo. Parliamo dell'impianto di trattamento meccanico biologico e di compostaggio che sorgerebbe in località San Nicolao dopo la riqualificazione tecnologica dell'esistente con produzione di biometano.
Il progetto è pubblicato sul portale della Provincia di Cuneo (https://vfs.provincia.cuneo.gov.it/?page_id=88161) ed entro il 15 novembre è possibile fare osservazioni tecniche.
“Presenteremo le nostre osservazioni – spiega il presidente del comitato San Rocco Marco Migliore -. Sono necessarie delucidazioni più particolari di quanto scritto sui giornali in modo da capire quale impatto avrebbe sul nostro territorio”.
I maggiori timori del comitato di quartiere riguardano le dimensioni dell'impianto e il traffico di mezzi pesanti che potrebbe generare: “Il biodigestore non sarebbe baricentrico al bacino di raccolta e, dal punto di vista ambientale, non sarebbe giustificato".
“Vorremmo essere coinvolti con dettagli particolari sull'effettiva tecnologia utilizzata, sulla logistica e sull'impatto ambientale di questo impianto – continua Migliore -. Quale sarà il processo reale? I rifiuti saranno ammassati all'aperto con rischio di cattivi odori o verranno processati immediatamente all'arrivo nella camera anaerobica senza produrre odori?”
Si tratta di un ammodernamento dell'impianto di compostaggio dal costo di 15 milioni di euro che raccoglierebbe l'organico e il verde di tutta la Granda. “Perchè un investimento di questa portata se la produzione del rifiuto organico andrà a diminuire? - si chiede Migliore -. In campagna si ricorre sempre più al compost domestico, sono tante le realtà a San Rocco Castagnaretta. Fertilizzare la propria terra è una necessità”.
Molti di questi dubbi verranno chiariti questa sera, giovedì 7 novembre alle 18, nella V commissione consiliare a Cuneo. “Parteciperemo sicuramente”, dichiara Migliore.