Fiducia e continuità. Due parole che sintetizzano bene l'inizio dell'anno della Cantina Terre del Barolo. Tra il 13 ed il 24 gennaio è stato approvato il bilancio degli ultimi dodici mesi (aggiornato al 31 agosto 2012), composto il nuovo consiglio direttivo (2013-2015) e confermato Matteo Bosco alla presidenza della cooperativa.
Continuità, con l'ennesima riconferma del presidente uscente, e fiducia ai nuovi elementi che compongono il consiglio, a partire dal neo vice presidente Paolo Boffa (già facente parte del comitato esecutivo precedente).
I cinque componenti del Comitato Esecutivo sono Domenico Cagnasso, Elio Fenocchio, Pierangelo Ferretti, Pierluigi Pesci e Bruno Ronzini. Completano il nuovo consiglio ben sedici consiglieri. Il Collegio Sindacale, che ha il compito di controllo, è stato affidato a Maurizio Giacosa (Presidente collegiale), Mariella Scarzello e Alessandra Stirano. E' il presidente Matteo Bosco a riassumere la situazione: «Vorrei partire dalla mia riconferma alla presidenza. Ringrazio tutti i soci che dopo ben 23 anni mi hanno ridato fiducia, ed i consiglieri che mi hanno permesso di continuare a fare il presidente. Nel nuovo consiglio ci sono delle “new entry”, persone giovani alle quali sono state date la giusta fiducia e responsabilità. Nuove idee, crescita e entusiasmo, per raggiungere nuovi obiettivi, sempre a servizio del cliente. Continuo la mia avventura con rinnovato entusiasmo». Un entusiasmo per il futuro, anche alla luce dei risultati di bilancio: «Abbiamo approvato l'esercizio commerciale 2012 – continua Matteo Bosco – notando spunti interessanti che posso riassumere nell'aumento di fatturato e della redditività. Due elementi importanti, frutto del lavoro e della dedizione di tutti. Il trend positivo, in base anche ai numeri degli ultimi mesi, continua, e conferma la piena salute della cooperativa, rafforzata nel patrimonio e nel numero di clienti». Infatti i mercati esteri rispondono bene: «Siamo presenti in nuovi mercati, e con l'aumento degli ordini in quelli storici, compensiamo lo “stallo” generale che c'è in Italia. La richiesta del Barolo è ripartita, e la qualità di questa Docg è apprezzata. E Terre del Barolo si è fatta trovare pronta. Per il 2013 continuiamo su questa strada, tutti insieme, nel vero significato della parola cooperazione».