Carissimo Direttore “Targato CN”,
rispondo al Suo articolo dell’11.02.2011 e mi ricollego anche all’invito fattoLe, nei mesi scorsi (20 ottobre 2010 a seguito di un articolo con lo stesso obbiettivo) per visitare la realtà Merlo, rimasto peraltro senza risposta. Lo stesso invito, anche se è inusuale in Italia, lo estenderei inoltre al Signor Pierandrea Cavallero, (Responsabile Cgil Cuneo), da Lei citato nel Suo articolo, ed agli altri rappresentanti sindacali affinché si rendano conto che, forse, c’è da parte loro una non corretta informazione da correggere, accantonando il ping-pong all’italiana e dialogando in modo costruttivo, se possibile.
Prima di riempire, superficialmente, pagine di parole scritte, si dovrebbero conoscere a fondo i dettagli. Così facendo, si verrebbe a conoscenza dell’aspetto concreto di attività sane di imprenditori che, attraverso l’innovazione e gli investimenti ,rispettano l’ambiente, si impegnano sulla sicurezza, organizzano in modo capillare la ricerca di mercato nei 5 continenti.
Quanto sopra anche grazie anche all’impiego di 122 stimati giovani laureati e di circa 1.000 persone occupate di 21 etnie diverse che operano nel pieno rispetto della loro salute e senza problemi di malattia professionale, come invece si legge nel Vostro articolo.Questi sono solamente alcuni punti che caratterizzano la Società Merlo, impegno profuso che rispecchia la forte volontà della proprietà e dei loro dipendenti. Con questa politica vincente e con l’occasione de Natale, sono stati premiati 102 collaboratori (93 Italia - 3 Francia - 4 Germania - 2 Gran Bretagna ) rispettivamente con 10-15-20-25-30-40 anni di anzianità .
Con questi dati, forse, tutti i dubbi dovrebbero essere dissipati, evitando così il nascere di altri, che sarebbero molto pericolosi!
Amilcare Merlo
Quanto riportato dalla nostra Francesca Aimo nell'articolo è il semplice resoconto di ciò che è stato esposto dallo stesso Cavallero e dagli altri intervenuti durante una commissione consiliare tenutasi presso il Comune di Cuneo (c.m.)




