Spett. Direttore,
Voglio rubarle solo poche righe per replicare alla lettera del sig. Panero di Rifondazione. Mi sembra che lei ne faccia una questione personale quella del "fantomatico Giro di Padania", visto il suo accanimento per questa manifestazione.
Per carità lei può manifestare tutto il suo dissenso, ma mi pare eccessivo e inutile una crociata contro una manifestazione sportiva che definisce a scopo di propaganda e addirittura di regime! ( il regime è finito nel 45 e tirare fuori sempre questa storia è davvero ridicolo).
Per quanto riguarda me, e credo la maggior parte dei cittadini della Granda, non credo che il Giro della Padania possa dare il fastidio che lei stà sbandierando da alcuni giorni, nè tantomeno spostare voti per, come dice lei, aiutare una Lega in difficoltà. Per quanto riguarda il sottoscritto potrebbero fare pure il giro "dei compagni rossi" che non mi darebbe fastidio il passaggio nel mio comune, ma quello che invece infastidisce è il suo proibizionismo che a nulla serve se non a far nascere inutili polemiche, in quanto esistono molte manifestazioni sportive (calcio, rally) che prendono il loro nome da Stati o Regioni che non esistono (almeno sulla carta), come i mondiali di calcio VIVA dove partecipano nazioni-non nazioni come la Padania, il Regno delle due Sicilie e la NOSTRA OCCITANIA.
Vogliamo abolire anche quelle? Pure l'Occitania (almeno sulla carta) non esiste e allora cosa dovremmo fare? Abolire le loro manifestazioni, sportive o no che siano? Neghiamo pure i permessi nei comuni per fare le feste di partito come quelle della Lega o quelle dell'unità del PD? Sono propaganda anche queste!
La politica dovrebbe, sopratutto in questo periodo, essere d'aiuto per il cittadino e non sprecare tempo e forze per cose di poco conto, sopratutto lei potrebbe impiegarsi per cause ben più nobili del "Giro della Padania". Forse è per questo che il seme dell'anti politica trova ancor di più terreno fertile. Non si perda tempo a seguire le briciole quando viene portata via la pagnotta da sotto il naso.
Daniele Saredi





