Attualità - 18 novembre 2013, 16:14

Le scuole chiuse il sabato sono una non soluzione, uno scaricabarile, un ulteriore “vulnus” al diritto allo studio

Lettera aperta di un nostro lettore a “quella” professoressa

Le scuole chiuse il sabato sono una non soluzione, uno scaricabarile, un ulteriore “vulnus” al diritto allo studio

Gentile Professoressa, 

non la conosco, ma dalla lettura della sua lettera come si vede che Ella opera o ha operato a Fossano (in un Liceo Classico)  e che forse non conosce - a fondo - la realtà cuneese.

Già il fatto di avere una linea ferroviaria - la Torino / Savona, oltre a quella per Cuneo - pone (e lo dico onestamente con invidia) Fossano in una realtà ipoteticamente diversa e privilegiata da Cuneo, anche come tempi e distanze degli spostamenti in generale, vieppiù per i ragazzi che frequentano le scuole superiori ...

Cuneo, o meglio, le Scuole superiori di Cuneo hanno (se non sbaglio) oltre al 60% di studenti che arrivano da fuori Cuneo (solo come esempi : Dronero, Vernante, Busca, Peveragno, Chiusa Pesio, Vinadio, Elva, Pradleves. Vimadio) e quindi la giornata scolastica non finisce con la campanella, ma con l'arrivo serale a casa e ... con i mezzi pubblici di oggi !!

Inoltre, a mio modesto avviso, il non andare a scuola il sabato a scuola comporterebbe - oltre una forte limitazione delle autonomie scolastiche sui tempi “scuola/studio” - una "aristotelica" rivoluzione della vita ordinaria degli studenti; i nostri ragazzi non riuscirebbero più a svolgere le attività extrascolastiche (ad es. la Scuola di Buona Politica, quella di Legalità, la ECDL, che è la "patente europea dei computer", le certificazioni linguistiche, presupposto ormai necessario per avviarsi allo studio universitario o all'estero) e verrebbero meno anche le necessarie distinzioni tra tempi di apprendimento e di studio e revisione (come si possono attivare i c.d. "sportelli" , cioè i corsi di recupero interni e gratuiti, rilanciando la pratica della "lezione privata").

Ed ancora! Vista l'assenza di luoghi preposti per le mense, i ragazzi dovrebbero cercarsi posti per poter mangiare, come le aule (dilatando così per gli studenti minorenni la responsabilità civile della scuola e del suo personale con la logica conseguenza che le attuali polizze sarebbero certamente riaggiornate al rialzo dei premi!) o le pizzerie e i kebab (con costi non inferiori ai 3/4 euro per studente e quindi un ulteriore esborso per le famiglie) che creerebbero diseguaglianze.

Solo a titolo di esemplificazione: mia figlia ha fatto lo scientifico - diciamo Corso Giolitti - ed abitiamo in Cuneo Centro, e come ben può comprendere (anche per casi come il suo) non ci sarebbe alcun problema e nessun costo aggiuntivo,  riuscendo sempre e comunque a rientrare a casa per un pasto veloce e non tardi la sera. Mia figlia ha seguito un corso che si chiama ESABAC, che oltre ad essere uno scientifico bilingue, ha come conclusione del suo percorso formativo la nostra "maturità" e il "baccalaureat" francese: ciò ha comportato e comporta un corso di ordinarie 36 ore. Veda Lei se e come possono essere spalmate queste ore su 5 giorni ...

Aggiungo, da ex sportivo praticante e papà di una figlia che ha svolto una normale attività sportiva extra scolare, che così facendo le palestre scolastiche verrebbero occupate anche al pomeriggio per le lezioni di Scienze motorie (ginnastica, per chi è non giovane come me!!) e quindi non sarebbero più disponibili per le associazioni sportive, che si vedrebbero limitate a svolgere la propria attività probabilmente solo al dopo cena: ed allora i bambini, i ragazzi cosa farebbero!! Restano a casa? Non svolgono ulteriore attività sportiva?

La soluzione della Assessora Viscusi e della Giunta Provinciale è una non soluzione, è esclusivamente uno scaricabarile sulle spalle degli studenti e dei genitori dei problemi che debbono competere loro e sarebbe un ulteriore “vulnus” al diritto allo studio.

Se poi si vuole parlare delle vacanze estive o delle lotte intestine tra docenti per il giorno libero, questo è un altro problema, che però non si deve mischiare con il programmato sabato fascista.

Mi piacerebbe sentire o meglio leggere anche altri.

Ringraziando per la pubblicazione e l'attenzione, i più cordiali saluti

Avv. Mario Conti 

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