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Saluzzese | 22 maggio 2015, 16:40

Saluzzo: “Fate il Nostro gioco” la matematica del gioco d’azzardo che svela segreti e verità

Saluzzo: “fate il Nostro gioco” la matematica del gioco d’azzardo che svela segreti e verità . Gioco, azzardo, Oltre 500 studenti del liceo Bodoni, hanno partecipato alla conferenza contro il rischio da gioco d’azzardo patologico, tenuta da un matematico e un fisico di Torino della società Taxi 1729. L’iniziativa della scuola ha avuto l’appoggio di Lyon Saluzzo – Savigliano e Fidapa.

Saluzzo, gli studenti del liceo Bodoni alla conferenza del progetto "Fate il vostro gioco"

Saluzzo, gli studenti del liceo Bodoni alla conferenza del progetto "Fate il vostro gioco"

Se la fortuna al gioco è cieca, la matematica ci vede benissimo. Nonostante il recente fatto di attualità (la vincita di 500 mila euro a Saluzzo al Vincicasa ) lo hanno ben compreso al Politeama, gli oltre 500 studenti delle classi dalla I alla IV  del liceo Bodoni di Saluzzo, istituto che ha aderito al progetto “Fate il  Nostro gioco” la  campagna di sensibilizzazione, rivolta ai giovani contro il  fenomeno della ludopatia, attuata grazie al sostegno economico del club Lyons  Saluzzo-Savigliano e all’interesse della Fidapa Saluzzo.  

La conferenza di Paolo Canova e Diego Rizzuto, matematico e fisico di Torino, che hanno dato vita nel 2009 a "Fate il Nostro Gioco", fondando con Sara Zaccone, nel 2012  "TAXI1729" (società di formazione e comunicazione scientifica) ha puntato sulla matematica  come antidoto logico e scientifico per creare consapevolezza intorno al gioco d’azzardo.

Svelati piccoli segreti e grandi verità dei meccanismi alla base di questo, il margine di guadagno del banco e  le reali probabilità  di incontrare la fortuna  al Win for Life o al Gratta e Vinci,  come alle slot machine, videolottery, Superenalotto, lotto, poker, bingo, roulette, scommesse sportive.

La matematica del gioco d’azzardo al servizio di un progetto di prevenzione ( in Piemonte il team di relatori ha effettuato un ciclo di 20 conferenze per l’Asl) per contrastare la dipendenza da gioco patologico. L’effetto, già testato su un piccolo campione di studenti – riportano i due esperti-  tra il prima e dopo conferenza,  è una riduzione della voglia di giocare pari al 60 per cento, nell’immediato. “Sarebbe bello studiare  qualcosa che  impedisca lo spegnimento dell’effetto nel tempo”.

Il rischio di gioco d’azzardo patologico, tocca in modo importante la fascia dei giovani. La recente indagine  dell’Espad, condotta in 405 scuole su 30 mila studenti, afferma che pur essendoci stata una riduzione, rispetto all'indagine  del 2011, grazie ad interventi di educazione al gioco, come l’iniziativa a cui ha partecipato il liceo saluzzese e di prevenzione da dipendenza,  la quota di studenti – giocatori, nella fascia di età dai 15 ai 19 anni, è del 39 per cento.

E, giocano anche i minori hanno sottolineato Canova e Rizzuto: per la facilità di accesso al web, in cui possono giocare coperti da false identità o grazie a carte di credito pregate di amici e genitori.  

"Spesso i giovani sottovalutano il problema e sono convinti di poter vincere,  mentre noi spieghiamo che è matematico perdere".

Il  sei all’enalotto è una probabilità su 622 milioni come trovare un coriandolo  nero in un cubo di 4 metri per lato riempito di coriandoli bianchi.  Solo il banco vince sempre. Un mondo di cifre da capogiro: 85 miliardi ( il Bingo dello Stato) “i miliardi raccolti per i gioco d’azzardo nel 2013: oltre il 400% in più rispetto a 10 anni prima. Questo vuol dire che in media ogni italiano, neonati compresi, ha giocato in un anno oltre 1400 euro per tentare la fortuna”.

Di questi,  circa 40 miliardi vanno in slot machine, al secondo posto il Gratta e Vinci con 12 miliardi ( il più diffuso tra gli studenti). Al terzo posto l’insieme delle scommesse online.  Ma perché questi due giochi sono in cima alla classifica? "Perché hanno ingredienti che li rendono più compulsivi-  spiegano i relatori -  Il primo  è il cosiddetto meccanismo della quasi vincita: il giocatore che perde ha la percezione di aver perso solo per un soffio. Secondo meccanismo è quello delle  piccole vincite: chi gioca vince molto spesso ma poco.  Il terzo fattore è la velocità: vinci subito e non hai il tempo di frenarti. Per avere meno malati, servirebbe correggere questi indici compulsivi ".

Canova e Rizzuto lo hanno chiesto alla Camera dei Deputati nel 2012, nell’ambito della loro campagna di sensibilizzazione al gioco consapevole e prevenzione della malattia che ha coinvolto, sino ad oggi più di 50.000 partecipanti, in maggior parte studenti e, che  ha avuto grande visibilità mediatica su stampa e tv.

Le patologie connesse con il gioco d’azzardo? Sempre più numericamente alte  e con un costo sociale altissimo, non fatto solamente di spesa sanitaria, ma di indotto: la correlazione con l’usura, la perdita di lavoro, i danni famigliari.  Servono maggiori campagne informative, secondo i due relatori, anche dei luoghi dove si fa intervento terapeutico strutturato, in caso di  G.a.p (gioco d’azzardo patologico) vera e propria dipendenza.  

La gente è quasi totalmente disorientata sull’esistenza e spesso si rivolge a noi affermano,  portando l’esempio dell’estero ( Francia,Svizzera, Austria) dove c’è  una politica di cura maggiore e la possibilità di operazioni che si possono fare per evitare questi danni: come l’autolimitazione. Le banche hanno strumenti per impedire di rovinare i risparmi con questo vizio.  

Da noi il problema è stata la liberazione selvaggia, il loro commento. Si gioca in numerosi locali pubblici,  dove le slot machine rendono il 4 per cento della raccolta di ogni macchinetta,  un introito importante per i gestori che consente loro di pagare molte spese.

Bisognerebbe preventivare un programma di rientro, iniziando magari a non mettere più slot machine in locali davanti alle scuole.

Alla tappa saluzzese di "Fate il Nostro Gioco" sono intervenuti con i dirigenti e docenti del liceo Bodoni, i rappresentanti del club Lyon Saluzzo- Savigliano con il vicepresidente Claudio Dalmasso, di Fidapa con la presidente Franca Battaglino Laratore, Roberto Pignatta assessore alla cultura del Comune, Davide Debernardi, consigliere Fab, i rappresentanti  degli studenti del liceo Bodoni  Samuele Giordano e Henri Xhakupi, Luca Balsamo e Luca Donalisio del liceo Arimondi di Savigliano, nel quale è in progetto la conferenza di consapevolizzazione del gioco di azzardo firmata Taxi1729.

 

Vilma Brignone

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