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Cuneo e valli | 29 aprile 2017, 16:50

Centinaia di persone alla manifestazione del 25 aprile a Rittana

Giunti per buona parte a piedi sui sentieri calcati nei primi anni quaranta del Novecento dai partigiani, con percorsi da Caraglio, da Monterosso e da Rittana

Centinaia di persone alla manifestazione del 25 aprile a Rittana

Centinaia di partecipanti hanno reso la manifestazione per il 25 aprile al Chiot Rosa di Rittana, sullo spartiacque tra valle Stura e valle Grana - e dalle Unioni Montane ad esse afferenti organizzata - una vera e propria festa del ricordo e dell'attualità, in poche parole una collettiva manifestazione di gioia e gratitudine per la libertà che migliaia di donne e uomini hanno conquistato per tutti a costo della vita durante la Resistenza.

Giunti per buona parte a piedi sui sentieri calcati nei primi anni quaranta del Novecento dai partigiani, con percorsi da Caraglio, da Monterosso e da Rittana, i presenti hanno potuto godere di un clima soleggiato e mite nello splendido contesto naturale attrezzato di tutto punto ormai da qualche anno, grazie al Comune di Rittana.

Il pranzo conviviale collettivo a base di polenta, preparato grazie all'organizzazione del Rifugio Paraloup, ha dato il via all'intensa giornata che ha visto la partecipazione di molte amministrazioni comunali delle due valli: Rittana, Roccasparvera, Demonte e Gaiola per la valle Stura, Bernezzo, Valgrana e Cervasca per la valle Grana, con la contestuale rappresentanza delle rispettive Unioni Montane: la Vicepresidente della Grana Laura Vietto e gli Assessori della Stura Laura Porracchia e Fabrizio Biolé.

Alla presenza del gruppo alpini di Gaiola e bassa valle Stura, coordinato da Livio Ugues, del Vicepresidente della sezione A.N.A. di Cuneo Matteo Galleano, della Presidentessa "ANPI Borgo e Valli" Maddalena Forneris e del professor Marco Revelli, il Sindaco Walter Cesana ha fatto gli onori di casa seguito da numerosi e stimolanti interventi e preceduto da un sorprendentemente intenso concerto della Banda di Bernezzo.

Cesana, dopo aver citato alcune lettere di condannati a morte che nella loro crudezza hanno ben sottolineato la solennità della manifestazione, si è soffermato sull'importanza del risultato della Resistenza per le vite di tutti i presenti, nati per lo più dopo quegli anni, sottolineando che lo spirito del 25 aprile, a suo modo i vedere, sta ritornando, dopo alcuni anni in cui è sembrato essere solo occasione di vacanza e di momento ludico, soprattutto nella curiosità e nella voglia di sapere della nuova generazione.
L'importanza dei principi costituzionali, baluardi del vivere civile, è stato il tratto caratterizzante dell'intenso intevento, con una nota di emozione sulla importanza del contesto, prati e sentieri calcati dalle attività della prima banda partigiana capeggiata dall'eroe nazionale Duccio Galimberti, che qui fu trasportato dopo il suo ferimento il 13 gennaio 1944.

Il pomeriggio è continuato con la consegna proprio della Costituzione ad una rappresentanza dei giovani diciottenni della Valle Stura per mano dell'Assessore alle politiche giovanili Biolé e del professor Revelli, seguita dalla Messa officiata da Don Fabrizio Della Bella.

Per concludere la giornata i presenti si sono spostati al Rifugio Paraloup per assistere all'intenso e coinvolgente concerto dell'originale e ormai famoso Coro Moro, composto per lo più da richiedenti asilo provenienti da diversi paesi africani.

Il commento di Laura Vietto, Walter Cesana e Fabrizio Biolé:"Dobbiamo davvero sottolineare come, da un'idea venuta per caso alcuni anni fa, l'appuntamento del Chiot Rosa, stia diventando un momento sempre più partecipato e coinvolgente, che coglie in pieno il pensiero di Calmandrei sul contesto di nascita della Costituzione. Ringraziamo gli amici dell'ANA e dell'ANPI, Marco Revelli, i colleghi amministratori e tutti i presenti per la perfetta riuscita della manifestazione, la cui corposissima e attenta partecipazione ci lascia il gusto di un intensa soddisfazione di star procedendo nella direzione corretta, come Sindaci e come cittadini impegnati socialmente!"

c.s.

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