Le reazioni del mondo politico non si sono fatte attendere in seguito alla notizia della riduzione dell’attività della sala gessi dell’ospedale di Saluzzo, in concomitanza con le ferie estive, che impediscono la piena operatività del servizio.
L’opposizione consiliare della Città, che da tempo porta avanti una battaglia in difesa del presidio ospedaliero, è nuovamente intervenuta per lamentare “lacune e carenze programmatiche della dirigenza dell’Asl Cn1”.
Abbiamo però una consolazione: sappiamo finalmente a chi e a cosa addebitare la responsabilità di quanto accadrà, vale a dire ai medici ortopedici. Anche loro infatti fanno le ferie! Questa, perlomeno, sembra essere la giustificazione ufficiale letta nei comunicati e articoli apparsi sui media.
Con un organico ridotto all’osso, medici che turnano stoicamente su due sedi (Saluzzo e Savigliano) per un bacino di utenza di circa 150mila abitanti oltre alla mobilità passiva, il personale, piuttosto che essere sostenuto, aiutato e implementato, viene di fatto reso complice di quelle che invece appaiono vere e proprie lacune e carenze programmatorie della dirigenza Asl.
Di sicuro se ne avvantaggerà il bilancio aziendale, per intanto a portarne le conseguenze continuano ad essere i cittadini del saluzzese. Riteniamo con forza che questa situazione era ampiamente prevedibile! Da tempo siamo infatti a conoscenza sia del sottodimensionamento dell’organico, mentre ci sembra ovvio pensare che d’estate si possano fare le ferie.
Stupiscono, perciò, ancora di più le argomentazioni addotte, così come è incomprensibile il grave silenzio del sindaco di Saluzzo e dell’Amministrazione comunale.
Tutti sanno che nel periodo estivo si riversano sulle nostre vallate migliaia di villeggianti, di turisti, di gitanti. Come si può pensare che la sola ortopedia di Savigliano riesca a soddisfare il carico di lavoro derivante dal territorio di competenza e dal sovrappiù delle vallate?
Chiederemo, perciò, una convocazione urgente del Consiglio comunale o della Commissione competente allargata, per avere le spiegazioni del caso e conoscere quale posizione intenda assumere l’Amministrazione comunale. Altrettanto, chiederemo la convocazione immediata di una Conferenza dei sindaci del territorio, affinché Saluzzo assolva al suo ruolo di capofila a difesa anzitutto della qualità dei servizi offerti.
Qualcuno dice che è l’ennesimo “boccone amaro” per l’ospedale di Saluzzo. Ma sia chiaro, per chi ancora si illude, che tempo fa abbiamo sollevato il problema dell’emodinamica di Savigliano, oggi parliamo dell’ortopedia di Saluzzo, fra qualche settimana ci troveremo di fronte all’evidenza riorganizzativa della ventiloterapia, e, verso fine anno, del pensionamento del primario di oculistica.
Le buone intenzioni degli ordini del giorno sottoscritti da tutto il Consiglio, sono scadute”.
I membri dell’opposizione hanno quindi inoltrato al sindaco Mauro Calderoni ed al presidente dell’assemblea cittadina Paolo Battisti la richiesta di una convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio comunale, della “Commissione sanità ed assistenza” allargata ai consiglieri e – come accennato – della Conferenza dei sindaci del saluzzese.
Un unico punto di discussione all’ordine del giorno, legato appunto alla sospensione delle attività ortopedica della sala gessi.
“Appresa la notizia da fonti giornalistiche – scrivono – riteniamo di dover dare immediata risposta a questa ulteriore penalizzazione del nostro ospedale. La mancanza di capacità programmatoria da parte dell’Asl non può continuamente riversarsi negativamente sui cittadini del saluzzese.
Speriamo quindi, al di là delle buone intenzioni, di convergere a livello di Consiglio su di una posizione univoca, ferma e decisa contro questo ennesimo atto che penalizza tutto il territorio”.
Proprio per questa sera, martedì 9 maggio, alle 18, si terrà un incontro aperto a tutti i Consiglieri per esaminare la “questione ortopedia”.
A tal proposito abbiamo interpellato anche il primo cittadino saluzzese Mauro Calderoni.
“Nel fine settimana – ci ha detto - come maggioranza abbiamo elaborato un testo che vorremmo condividere con le minoranze che però forse sono già uscite con delle dichiarazioni. Proveremo comunque nella riunione urgente di questa sera alle 18 a proporre un'azione condivisa e forte.
Nel dibattito pubblico prevalgono sempre più spesso toni esasperati, commenti decontestualizzati, strumentalizzazioni di eventi del tutto isolati dai processi che li hanno prodotti. Nella nostra piccola comunità è il caso della chiusura estiva di alcuni servizi del reparto di Ortopedia.
Il reparto svolge interventi in day e week surgery, prime visite specialistiche, controlli e medicazioni, consulenze di pronto soccorso, ma, per i mesi di luglio ed agosto, causa carenze di personale, gli ultimi due servizi saranno dirottati su Savigliano. Questo non vuol affatto dire che si chiuda il reparto di Ortopedia come si sente e si legge in questi giorni.
In ogni caso che non si interrompa l'attività di sala operatoria o di controllo e medicazione nel periodo estivo non ci consola affatto, anche perché in estate aumenta notevolmente il flusso turistico”.





