Saluzzo e le Terre del Monviso, come annunciato nelle scorse settimane, sono fuori dalla corsa per la nomina a capitale italiana della Cultura 2024.
La candidatura dell’ex capitale del Marchesato e delle vallate non è rientrata infatti nella lista delle dieci finaliste resa nota dal Ministero della Cultura a fine gennaio.
E oggi, a quasi un mese di distanza dalla notizia, il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, affida ad una lettera di ringraziamento alcune sue considerazioni.
“Non saremo quelli che fanno diventare una sconfitta comunque una vittoria – esordisce – né nasconderemo quanto a malincuore la notizia sia stata accolta da tutti noi”.
Calderoni però pone l’accento sulle opportunità che l’esperienza di “Saluzzo Monviso 2024” ora può lasciare al territorio: “Ciò che non raggiunge le nostre aspettative ci lascia preziosi insegnamenti”.
In altri termini: “In questo anno di lavoro insieme ci siamo scoperti una comunità vera, viva, partecipe, lo stimolo della candidatura ci ha indotti a pensare in grande, ad alzare lo sguardo, a costruire in modo condiviso e partecipato.
L’eredità che ci lascia questa esperienza è fatta di una sorprendente ricchezza di idee, visioni del futuro, progettualità e voglia di tenere accese la vivacità e l’entusiasmo che ci hanno contagiati in questi mesi”.
“Continueremo a crederci perché tutto il prezioso lavoro svolto non vada perso, per capitalizzare, migliorare, attualizzare tutti gli stimoli prodotti attraverso le opportunità che si presenteranno con la nuova programmazione europea, col PNRR o nell’elaborazione di un piano strategico di sviluppo delle Terre del Monviso, che è il vero obiettivo che ci eravamo prefissati.
Avremo ancora bisogno di voi, ma come sindaco ciò che mi preme davvero dire in queste poche righe è un enorme grazie a tutte e tutti, sapendo che le sfide che ci aspettano non sono affatto finite!
Con tutta la mia gratitudine”.
Firmato: il sindaco Mauro Calderoni.





