Attualità - 11 gennaio 2023, 12:41

L'incerto futuro del polo logistico dei Ronchi di Cuneo, diviso tra AXA e Amazon

Una nota ufficiale del Comune di Cuneo conferma la locazione al colosso di Seattle e l'acquisizione (lo scorso giugno) alla AXA IM Alts "quale parte di un portfolio di immobili logistici"

Il sito ex-Miac in frazione Ronchi

Il sito ex-Miac in frazione Ronchi

Alcune voci si rincorrevano ormai da qualche giorno, ma a confermarle definitivamente arriva una nota ufficiale del Comune di Cuneo: la struttura realizzata in frazione Ronchi – nell’area ex Miac – è stata acquisita lo scorso giugno dalla AXA IM Alts "quale parte di un portfolio di immobili logistici".

Il complesso, secondo il Comune, rimane comunque locato ad Amazon con un regolare contratto di lungo periodo. A quale scopo e con quale destinazione, però, ancora non si sa.

Quale destino per la struttura?
Che il destino dell’area di oltre 90.000 metri quadrati venduta dal Miac alla Scannell nell’aprile 2021 per la cifra di 3.9 milioni di euro fosse 'diviso' tra la società di Seattle e la AXA IM Alts era già stato paventato qualche giorno fa.

Le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL – contattate dal nostro giornale per l’occasione – l'avevano anticipato, dicendosi in attesa di ulteriori sviluppi e sottolineando l’esistenza, in territorio italiano, di diverse strutture logistiche volute dal colosso dell'e-commerce e già pronte da tempo, ma inutilizzate. Veri e propri ‘siti fantasma’ messi in stand-by dalla crisi del settore e dalle sopravvenute cautele attuate dall’azienda di Jeff Bezos: proprio la struttura dei Ronchi aveva visto oscurati i cartelli con il logo aziendale.

E gli ulteriori sviluppi sembrano essersi effettivamente realizzati, segnando una nuova pagina in una delle vicende più controverse che hanno riguardato la città capoluogo da diverso tempo a questa parte.

Una storia di polemiche lunga due anni
Inutile negarlo, infatti, il possibile insediamento di un polo Amazon in terra cuneese ha fatto riscontrare – sin dall’inizio dei lavori nel settembre 2021 – diverse polemiche.

Il primo a esporsi in ordine di tempo era stato Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo, che aveva avanzato la richiesta di considerare la struttura alla stregua di un’area commerciale, seguito a ruota dalle sigle ambientaliste di Legambiente Cuneo, Pro Natura Cuneo, Lipu Cuneo, Cuneo Birding, Italia Nostra Cuneo e dal Comitato Salviamo il Paesaggio, preoccupati più per il nuovo consumo di suolo.

Tanto si è discusso anche in sede di consiglio comunale, verso la fine del 2021, grazie a diverse interpellanze avanzate da altrettanti consiglieri (tra cui Ugo Sturlese).

L’amministrazione comunale di allora – specialmente il sindaco Federico Borgna e il vicesindaco Luca Serale – aveva sempre sottolineato di non essere a conoscenza dell’identità del gestore e dell’utilizzo della struttura, ma che comunque l’area sarebbe rimasta a destinazione ‘produttiva’ e non ‘commerciale’, scatenando anche nell’ottobre 2022 – cioè dieci mesi dopo - le ire del consigliere regionale pentastellato Ivano Martinetti: questi aveva stigmatizzato la mancanza di chiarezza da parte dell’amministrazione comunale a guida Borgna. Ed ecco quindi che quella attuale, dati gli ultimi sviluppi, ha ritenuto necessario specificare come sia “nell’interesse del Comune di Cuneo che in quell’area si insedino attività che possano portare occupazione e servizi al territorio”.

Simone Giraudi

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