Attualità - 19 giugno 2023, 15:57

Biodigestore, Borgo rischia di perdere la compensazione discarica di 400 mila euro l'anno?

Questione sollevata nell'assemblea Acsr di venerdì 16 giugno dai sindaci di Boves e di Valdieri secondo cui non ci sarebbe più giustificazione e considerate le spese per il ricorso al Tar e la convenzione Edison del teleriscaldamento. Richiama alla distensione la sindaca di Cuneo: “Nella tipologia di ricorso e nel voto di astensione di Borgo, io leggo una disponibilità al confronto"

Biodigestore, Borgo rischia di perdere la compensazione discarica di 400 mila euro l'anno?

 

“Visto che non c'è collaborazione e buona volontà da parte del Comune di Borgo San Dalmazzo sul tema biodigestore e visto che alcune scelte dell'amministrazione comporteranno un aggravio dei costi per le casse dei contribuenti, sarebbe bene riflettere sulla compensazione discarica che ogni anno Borgo riceve. Parliamo di ben 400 mila euro l'anno. Una cifra che sarebbe bene ridurre o addirittura annullare”. La provocazione è stata lanciata dal sindaco di Valdieri Guido Giordana, al termine dell'assemble Acsr di venerdì 16 giugno. L'occasione è arrivata dopo le votazioni che hanno ratificato il passaggio dei fondi Pnrr da 12,8 milioni dal Cec all'Acsr, durante le comunicazioni del presidente dimissionario Agostino Forneris.

La sindaca di Borgo Roberta Robbione non era più presente. Si è parlato del ricorso non sospensivo di Borgo al Tar, e della convenzione con Edison per realizzare un impianto di teleriscaldamento nell'area industriale di via don Minzoni e non a fianco del biodigestore.

Due elementi che porteranno delle spese per l'Acsr. Secondo quanto emerso in assemblea, sarebbero quantificabili rispettivamente in 16 mila euro per andare a giudizio e circa 700 mila euro di aumento dei costi di collegamento per il teleriscaldamento.

Fattori che hanno surriscaldato la parte finale dell'assemblea Acsr.

A dar manforte anche il sindaco di Boves Maurizio Paoletti: “Il ricorso non sospensivo di Borgo è uno specchietto per le allodole, visto che la sentenza arriverà non prima di cinque anni, quando il biodigestore sarà già realizzato da almeno due. Nello specifico ho chiesto se nell'impugnativa ci sia un qualche riferimento al danno ambientale. Visto che così non è, e che la tecnologia del biodigestore è migliorativa, ritengo utile anche io fare una riflessione sui 400mila euro all'anno che Borgo riceve”.

Richiama alla distensione la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero: “Nella tipologia di ricorso e nel voto di astensione del Comune di Borgo, io leggo una disponibilità al confronto. Non è tempo di irrigidire le posizioni. Parliamo di una operazione complessa, che vede sensibilità diverse di vari Comuni. Ritengo sia necessario lavorare sulla ricucitura e sulla distensione”.

Vedremo cosa accadrà venerdì 7 luglio, data in cui è stata fissata la prossima assemblea Acsr per eleggere il nuovo presidente. In lizza per sostituire Forneris nel cda ci sono tre borgarini: l'ex sindaco Marco Borgogno che si presenta come paciere fra Cuneo e Borgo, l'ex consigliere Acsr Sergio Garis favorevole alla tecnologia del biodigestore, e l'agronomo Ettore Zauli che non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto.

Cristina Mazzariello

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