Attualità - 19 febbraio 2024, 16:38

Biodigestore di Borgo, dal Comitato del No osservazioni in quattordici punti

Il progetto è sottoposto alla VIA, valutazione di impatto ambientale. Entro il 28 febbraio le osservazioni da inviare in Provincia. Il portavoce Fantino: “Faremo un'assemblea pubblica per esporre le nostre ragioni ai cittadini”

Assemblea pubblica del Comitato No Biodigestore nel marzo 2023

Assemblea pubblica del Comitato No Biodigestore nel marzo 2023

 

Mercoledì 28 febbraio è il termine ultimo per presentare osservazioni sul progetto biodigestore a Borgo San Dalmazzo. Parliamo di una documentazione corposa ora sottoposta alla VIA, la valutazione di impatto ambientale, di competenza della Provincia.

Il progetto di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente, con inserimento di una nuova sezione anaerobica e produzione di Biometano, che vede come proponente l'ACSR S.p.A., porta la data di novembre 2023, con regolarizzazione istanza a gennaio 2024.

Come era prevedibile, il Comitato No Biodigestore ha già pronto un lungo documento, articolato in quattordici punti.

Prima presenteremo le osservazioni e poi faremo un'assemblea pubblica per esporre le nostre ragioni ai cittadini”, spiega Mauro Fantino, portavoce del Comitato ed ex assessore a Borgo. Si era dimesso dalla Giunta Beretta nel dicembre 2019, proprio in polemica sulla questione.

Per il Comitato, quello del biodigestore continua ad essere un progetto sovradimensionato. Ma non solo: “Anzitutto a noi non sembra un progetto definitivo, piuttosto uno studio di fattibilità – continua Fantino -. Infatti, prima di procedere con la VIA, il progetto andava sottoposto a una conferenza dei servizi fra gli enti interessati. Conferenza che invece è già preventivata per il 6 di marzo”.

E ancora: “Dalla documentazione presente non vediamo atti relativi agli accordi per il conferimento del materiale, su cui rimaniamo molto scettici. Poi un progetto di questo tipo non si fa su una scarpata di un fiume. Non è una gestione razionale del territorio che nel frattempo è cambiato con nuove aree residenziali vicine, sia nel quartiere borgarino di Gesù Lavoratore che nella frazione cuneese di San Rocco Castagnaretta”.

Cristina Mazzariello

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