Luminare nella chirurgia oncoplastica della mammella, il dottor Riccardo Bonomi dirigerà la Senologia del Santa Croce.
In servizio dal 1° maggio, è stato presentato alla stampa nella mattinata di oggi. Grande la soddisfazione nell'averlo in squadra per il direttore generale Livio Tranchida, per il direttore sanitario dottor Giuseppe Coletta e per il primario della Ginecologia dottor Andrea Puppo.
Una squadra che lavorerà per la salute delle donne, sempre più al centro dei progetti dell'ospedale di Cuneo, che si colora ancora più di rosa.
Bonomi, 54 anni, è uno dei più apprezzati chirurghi oncoplastici della mammella, una figura che interfaccia la chirurgia della mammella a quella plastica. E' stato responsabile del dipartimento di chirurgia oncoplastica e ricostruttiva dell’ospedale universitario di Worthing; in precedenza aveva lavorato nei dipartimenti di Senologia del Royal Marsden Hospital di Sutton (quartiere a sud di Londra). Autore di numerose pubblicazioni scientifiche di livello internazionale, ha partecipato a progetti di ricerca e vanta un’importante esperienza didattica (è stato anche riconosciuto dal Royal College di Edimburgo come insegnante di chirurgia oncoplastica). Dal 2007 ad oggi ha effettuato più di 4 mila interventi chirurgici su pazienti affette da tumore della mammella.
"E' stato un grandissimo investimento per l’ospedale. Bonomi si innesta in un reparto già performante, che punta ad essere un’eccellenza per tutto il territorio. Ha scelto il Santa Croce ma anche il territorio, perché si è trasferito qui dall'Inghilterra e presto lo raggiungerà tutta la sua famiglia", ha precisato il dottor Livio Tranchida.
Bonomi si innesta in quella che è una delle specializzazioni che l'ospedale di Cuneo sta percorrendo: il "Percorso donna".
Coletta, in qualità di direttore del dipartimento di Emergenza e delle Aree critiche, ha ricordato come la donna sia seguita con attenzione in ogni aspetto, a partire dalla partoanalgesia, "garantita sempre, sette giorni su sette e h24. E' bene ribadirlo, perché questo richiede uno sforzo notevole".
"C'è grande attenzione alle donne e a tutte le sue esigenze. La centralità da noi è l’individuo, non la patologia. A breve - ha concluso il dottor Puppo - avremo una dottoressa, oncologo medico dedicata alla gestione delle pazienti femminili dal punto di vista del rischio genetico. E' un'altra scommessa dell’azienda in chiave di prevenzione, perché prenderemo in carico la paziente e la sua ramificazione all’interno della famiglia".
Parola d'ordine prevenzione, quindi.
Il tumore alla mammella, che colpisce una donna su otto, ha una percentuale di guarigione superiore al 90%, grazie alla prevenzione e, a Cuno, al Progetto Donna, che vede il Santa Croce tra le prime strutture "rosa" d'Italia. Di cui, adesso, fa parte anche il dottor Bonomi.