Politica - 06 maggio 2024, 10:03

Alba, Energie Nuove non corre più: “Non parteciperemo alle comunali, Gatto ci ha esclusi"

In una nota la giovane formazione di centro spiega la scelta di non prendere parte alle consultazioni di giugno: "Attacchi forti e ingiustificati, toccati in modo inaccettabile sul piano umano e personale"

L'inaugurazione della sede elettorale di Energie Nuove

L'inaugurazione della sede elettorale di Energie Nuove

E’ con un duro comunicato, non privo di accuse anche pesanti rivolte alle due compagini con le quali il gruppo aveva trattato una possibile partecipazione alle elezioni comunali albesi, che Energie Nuove si chiama fuori dalla contesa del prossimo 8-9 giugno. 

Una nota che arricchisce la telenovela già consumata nelle settimane e ancora nei giorni scorsi, quando il gruppo costituito dal matrimonio tra "Alba in Azione" e la locale compagine di Più Europa aveva prima escluso la possibilità di un sua partecipazione alla coalizione in via di costituzione a sostegno della candidatura centrista della vicesindaca uscente Carlotta Boffa e quindi annunciato il proprio appoggio ad Alberto Gatto. Ora, dopo che nei giorni scorsi il candidato espressione del centrosinistra aveva spiegato di non aver ancora valutato se accettarlo o meno, quell’appoggio, il nuovo cambio di scenario e la scelta di non correre con alcuno schieramento.

"Come Energie Nuove – fa sapere il gruppo –, dopo gli ultimi sviluppi, abbiamo deciso che non parteciperemo alle elezioni comunali di giugno 2024 e pertanto non appoggeremo alcun candidato sindaco. Continueremo però il nostro lavoro politico e culturale di diffondere e radicare i valori liberali e democratici sul territorio rinnovandone l’approccio alla politica". "Questa scelta molto sofferta – si prosegue – è avvenuta perché nelle ultime settimane gli attacchi personali e falsità giunti nei nostri confronti come gruppo e come singole persone sono stati così tanti che non ci permettono di poter vivere serenamente questa campagna elettorale".

"Per quanto riguarda l’essere stati impropriamente associati alla candidatura di Carlotta Boffa – scrivono – , avevamo deciso già nel mese di marzo di non sostenerla perché una delle liste a suo supporto ha una forte connotazione no-vax e filo-putiniana, quindi molto distante dai nostri ideali. Il gruppo intorno alla ex vicesindaco, successivamente, ha diffuso locandine per la sua candidatura con il nostro simbolo senza aver preventivamente informato il nostro gruppo, mentre al contempo faceva anche circolare e ci attribuiva un documento atto a svilirci, di provenienza non verificata. Lo abbiamo trovato un comportamento doppiamente scorretto oltre che fortemente incoerente: voluti fortemente nella sua coalizione e al contempo denigrati".

Altrettanto pesanti le accuse al fronte del centrosinistra: "Con Alberto Gatto, avevamo tratteggiato comunemente l’entrata nella coalizione di centro sinistra a partire dall’inizio di aprile. Di conseguenza, abbiamo fatto tutti i passaggi per avere una lista e un simbolo a suo supporto. Lunedì 29 aprile sera, Alberto Gatto ci ha poi convocati nel suo comitato elettorale, in corso Langhe, per valutare l’appoggio del nostro gruppo alla coalizione (…). In quell’occasione, siamo stati trattati con arroganza e ricoperti di attacchi personali volgari, cattiverie, false e non comprovate accuse e scuse burocratiche che non avevano niente di politico, principalmente da parte di rappresentanti del Partito Democratico. Tutto questo per non accoglierci più in coalizione come persone, escludendo anche senza motivazione i partiti politici nazionali di Azione e Più Europa. Tali attacchi così forti e ingiustificati hanno totalmente tralasciato le inesistenti motivazioni politiche per escluderci, andando a toccare in modo inaccettabile il piano umano e personale".

"Questo modus operandi – la conclusione – e questi meccanismi di potere malato non ci appartengono. Pertanto ribadiamo la nostra volontà di non presentarci a queste elezioni comunali, continuando però a fare politica sul territorio e a organizzare eventi culturali col nostro consolidato gruppo, per cambiare con le nostre energie nuove questo modo di fare politica".

Redazione

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