E' "paranoia da voucher" dopo l'abolizione: una voce non confermata porta all'assalto delle tabaccherie cuneesi

A poche ore dalla decisione ufficiale, da parte del Governo Gentiloni, di abolire del tutto l'utilizzo dei voucher, le prime conseguenze della presa di posizione (che ricordiamo attuata, per stessa ammissione del Premier, perché "l'Italia non aveva bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi") cominciano a farsi registrare. E sono tutto fuorché positive.

La segnalazione ci arriva da una nostra lettrice che lavora in una tabaccheria del Cuneese, nella giornata di ieri (17 marzo) presa letteralmente d'assalto da una grandissima quantità di clienti fermamente decisa ad acquistare o far fruttare i propri voucher: dietro l'assalto, la voce parecchio insistente che dalla giornata di oggi non sarebbe più stato possibile venderli o acquistarli. Una voce ingigantitasi con il passare delle ore? Una manovra economica? Uno scherzo di cattivo gusto?

"Le prime segnalazioni ci sono arrivate nella mattinata di ieri da parte di diversi nostri clienti, parrebbe consigliati dai propri commercialisti - sottolinea la nostra lettrice - , ma in tutta la giornata non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito dalla Federazione Tabaccai."

"E' stato un grosso disagio, tutte le tabaccherie di Cuneo, e penso anche quelle del resto d'Italia, sono state prese d'assalto".

Le tabaccherie, quindi, brancolano letteralmente nel buio per quanto riguarda il futuro, nell'apparente totale assenza di punti di riferimento. Una condizione che nel nostro paese sembra (quasi) sempre caratterizzare l'avvento di ogni manovra politica.

AGGIORNAMENTO

I tabaccai di Cuneo ci confermano che da questa mattina, sabato 18 marzo, l'emissione dei voucher è terminata, come da direttiva del Consiglio dei Ministri.