Egregio Direttore,
ho letto con attenzione la lettera di Gabriele Campora da voi pubblicata recentemente. Quello che mi ha colpito di più è stata, però, l’immediata e asettica replica di Fondazione CRC che tende a derubricare la vicenda a questione minimale, quasi a fatto personale.
In realtà non si tratta del problema personale di un candidato e dei suoi requisiti, congruenti o meno rispetto al ruolo da ricoprire, il tutto supportato da apposito parere legale. E’ una questione più spessa e profonda, di tipo istituzionale e politico: la sostanziale delegittimazione di un ente designante. Nello specifico il Comune di Mondovì.
Personalmente condivido le considerazioni e le preoccupazioni di Campora sul rapporto tra territorio e Fondazione CRC e ribadisco che quanto avvenuto è un vulnus negli equilibri tra istituzioni del territorio e un precedente ingombrante nel rapporto tra designanti e designati.
Auspico, pertanto, una maggior attenzione e vigilanza di tutta la comunità provinciale, a partire da chi ha responsabilità politiche e amministrative, su un bene comune, importante e prezioso, qual’ è la Fondazione CRC.
Grazie,
Alberto Valmaggia




