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Agricoltura | 27 marzo 2024, 11:03

Caporalato in vigna, la Flai Cgil: "Subito l’attivazione del tavolo contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura presso la Prefettura"

La segretaria nazionale Guaraldi: “Inaccettabile che prodotti fiore all’occhiello delle produzioni agroalimentari del nostro Paese siano macchiati del sangue dei lavoratori e delle lavoratrici”

Caporalato in vigna, la Flai Cgil: "Subito l’attivazione  del tavolo contro lo sfruttamento  del lavoro in agricoltura  presso la Prefettura"

Nette le prese di posizione dei sindacati dell’agroalimentare in merito all’indagine che dall’aprile 2023 impegna l’Ispettorato del Lavoro dell’Arma dei Carabinieri contro i fenomeni di sfruttamento del lavoro arrivati ormai da tempo a interessare anche il settore vitivinicolo di Langhe e Roero. 

Ieri il nostro giornale aveva chiesto un commento ai referenti provinciali delle di Uila Uil e Fai Cisl, Alberto Battaglino e Antonio Bastardi. A questi si aggiungono gli interventi della Flai Cgil, a partire dalle parole della segretaria nazionale con delega al settore Silvia Guaraldi, che parla di "piaghe purtroppo endemiche nel comparto agricolo, che sempre più troviamo comparire ed espandersi a ogni latitudine. Un fenomeno localizzato nei territori del sud e che sempre più spesso vedono coinvolto il settore vitivinicolo”. 

“Bene l’intervento delle forze dell’ordine nelle Langhe – sottolinea Guaraldi – e bene anche l’intervento di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte attraverso la concessione del permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo introdotto con la legge 199/2016. E’ necessaria – aggiunge – una riflessione sul settore vitivinicolo che dalla Puglia, alla Toscana, dal Friuli Venezia Giulia alla Franciacorta, passando per i distretti di Prosecco e Valpolicella fino alle Langhe, patrimonio Unesco proprio per i suoi vitigni, è sempre più spesso protagonista di cronache di sfruttamento; serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la filiera. E’ intollerabile – conclude – che prodotti fiore all’occhiello delle produzioni agroalimentari del nostro Paese siano macchiati del sangue dei lavoratori e delle lavoratrici”. 

Alle parole di Guaraldi si aggiungono quelle pronunciate dalla segretaria provinciale Loredana Sasia: “All’edizione 2023 di Grandi Langhe  il Consorzio di di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani alla presenza, tra gli altri, dell’Osservatorio Placido Rizzotto, aveva promosso un’iniziativa con al centro proprio l’etica del lavoro: le denunce di questi giorni evidenziano quanto sia necessario dare gambe a quell’impegno e a quell’assunzione di responsabilità per sradicare l’ignobile fenomeno dello sfruttamento, anche per salvaguardare le aziende che operano nella legalità”. 

La segretaria generale Flai Cgil Cuneo richiede l’attivazione immediata del tavolo contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura presso la Prefettura di Cuneo. “Dai racconti dei lavoratori che abbiamo incontrato – spiega – emerge come ci troviamo di fronte ad una vendemmia che registra situazioni di intermediazione di manodopera da parte delle cooperative senza terra con i braccianti che vengono raccolti attorno alla stazione ferroviaria di Alba o davanti al cimitero dove poi vengono riportati ogni sera; emerge l’estrema precarietà delle loro condizioni, la loro vulnerabilità, legata alla palese violazione del contratto collettivo nazionale rispetto all’orario di lavoro, alle retribuzioni, alle incongruenze tra quanto riportato nelle buste paga e prestazione effettivamente svolta; una parte di questi lavoratori non ha nemmeno una sistemazione alloggiativa e vive per strada, a volte in dormitori o in garage, o in altri locali fatiscenti messi a disposizione dalle cooperative senza terra”.  

“Inoltre – aggiunge Denis Vayr , segretario generale Flai Cgil Piemontenon è più rimandabile l’attuazione concreta del protocollo contro lo sfruttamento lavorativo approvato dalla regione Piemonte". 

Redazione

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