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| 22 novembre 2017, 08:13

Il viaggiatore e la psicologia del viaggio

Il viaggio è un argomento molto sentito dall'uomo che da sempre ha sentito l'esigenza di viaggiare e di allargare i suoi orizzonti per vedere al di là dei confini. Il viaggio ha a che fare con la ricerca della felicità, una ricerca interiore di ciò che rende veramente felici

Il viaggiatore e la psicologia del viaggio

Perchè si viaggia? C'è chi viaggia per riscoprirsi, c'è chi viaggia per conoscere, c'è chi viaggia per desiderio e per curiosità e c'è anche chi viaggia per scappare... Sono molti gli aspetti della personalità che vengono messi in gioco durante un viaggio, perché partire alla scoperta del mondo è anche un modo per scoprire (o ritrovare) se stessi. Viaggiare, prendere un aereo, un treno, andare a piedi, riempire uno zaino o una valigia, è come intraprendere un viaggio dentro di sé, come si fa in una terapia.

Che cos'è la psicologia del viaggiatore? Prima di tutto, incamminarsi verso la scoperta dell'altro per scoprire se stessi: questo è un elemento essenziale che spinge l’uomo a viaggiare per divertirsi, per conoscere, lasciando la propria casa e le proprie sicurezze, per lungo o breve tempo, per conoscere nuovi posti e nuova gente. Ma la costruzione identitaria per confronto con l’altro è solo uno dei meccanismi motivazionali legati al viaggio, legato al concetto di scoperta e acculturamento, nutrendo l'intelletto. La ricompensa per la fatica è tutta mentale e risiede nel superamento dei propri limiti, come si riscontra al raggiungiemento con successo di una scalata estrema. Il viaggiatore è solitamente caratterizzato da alcuni tratti di personalità: cerca la libertà e vive il viaggio come sua massima espressione e non è spaventato dalla solitudine.

Viaggiatore o turista? Per il turista, invece, il viaggio è un bene di consumo e ha valore se è riconosciuto socialmente, se corrisponde alle aspettative presenti al momento della scelta di andare in un posto o un altro. Con il concetto di viaggio organizzato il turista inizia a perdere le caratteristiche tipiche del viaggiatore e ad annullarsi all’interno di una massa che segue, in modo inconsapevole, le suggestioni della moda. Viene un po a meno il concetto di libertà, di introspezione e di ricerca del bello di sé e del mondo. Il viaggiatore invece è una persona estremamente curiosa, che ricerca sensazioni e d'emozioni, alla ricerca continua di stimoli nuovi.

Una paziente un giorno mi ha detto”...il viaggio perfetto è il risultato di un difficile equilibrio tra avventura, amore ed eccitazione, ma anche un po di paura e di scomodità...” perchè? Perchè chi viaggia non solo parte per fare la vacanza, viaggia con il cuore, si mette in gioco, vive emozioni e sensazioni che lo fanno sentire davvero vivo.

E dunque, il viaggiatore...perchè parte? Per rilassarsi e riposarsi; per conoscere nuove persone, trovare un partner, rafforzare legami di amicizia, per abbandonare situazioni complesse da gestire e fuggire dal quotidiano, ma anche per ricercare il benessere fisico e vedere posti nuovi, soddisfando il bisogno di nuove esperienze. E per ultimo, non per importanza, arricchirsi culturalmente e personalmente.

Quando si viaggia ci si sente legati a un' armonia, a qualcosa di più grande, permettendoci di vivere al di fuori della routine e delle regole, cercando un tramonto o aspettando un' alba, nutrendo la propria mente e la propria anima, dando vita a stimoli nuovi.

E voi, siete viaggiatori o turisti?

Ernestina Fiore

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