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| 25 ottobre 2017, 06:30

ThisCrush: un applicazione pericolosa?

I ragazzini, gli adolescenti, ma anche sempre più bambini non ancora undicenni, si avvicinano molto precocemente al mondo dei social. Cosa si può fare? Come si possono aiutare?

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Mi è capitato in queste ultime settimane, iniziando da qualche accenno nell'estate, di parlare con genitori e ragazzi della nuova applicazione che si lega ad Instagram, ThisCrush.

Una mamma preoccupata mi ha chiesto consigli sul come fare ad aiutarla a rapportarsi con la figlia adolescente, iscritta al social. Ho fatto alcune ricerche in rete e ho deciso di condividere con voi e con la mamma preoccupata ciò che a oggi si sa su questa nuova applicazione che si appoggia ad Instagram e permette di mandare messaggi anonimi.

In sintesi, a chi si scrive, dà la possibilità di pubblicare messaggi sulle bacheche altrui: tali non sono esattamente legate a dichiarazioni di simpatia e gentilezza, ma da quanto riscontrabile sul web e dalle testimonianze raccolte, sono purtroppo veri e propri insulti, messaggi spinti che creano grande fragilità e problematiche legate all'autostima in chi ne cade vittima.

Vediamoci chiaro.

I ragazzini, gli adolescenti, ma anche sempre più bambini non ancora undicenni, si avvicinano molto precocemente al mondo dei social. In principio c'era Ask, quel social network dove gli adolescenti si relazionano e interagivano tra di loro facendosi domande anonime, che rispondendo diventavano pubbliche.

Poi sono arrivati Snapchat e Instagram, che hanno focalizzato l’attenzione dei giovanissimi e per Ask è cominciata una fase calante. Sembra però, stando a quanto ho potuto riscontrare dal sito del dottor Luca Pisano – psicologo psicoterapeuta e supervisore dell’Osservatorio nazionale sul cybercrimine - che nel vasto mare dei social network, sta prendendo piede tra i giovanissimi una nuova versione di Ask, chiamata ThisCrush, che i ragazzi tra i 13 e i 16 anni userebbero come luogo dove scrivere messaggi di insulti e dal contenuto diffamatorio verso i propri interlocutori.

In inglese la parola crush significa "cotta amorosa” e quindi si potrebbe pensare che tale applicazione sia nata come social ideato per dare la possibilità ai ragazzi di scrivere qualche messaggio e mettere un “like” sulla bacheca di qualcuno per comunicare che avevano un crush, una cotta, per quella persona.

Ovviamente, tutto in forma completamente anonima, per supportare la fragilità degli adolescenti timidi ed insicuri, ma facendo sì che la bacheca possa trasformarsi in un campo minato di messaggi dai contenuti violenti e sfondo sessuale e poco rispettosi per l’interlocutore.

Come mi spiega un adolescente, la domanda appare subito sulla bacheca dell'interessato senza avere la possibilità di filtrarne il contenuto come invece avviene per Ask.

Cosa si può fare? Come si possono aiutare i propri figli? Mi associo e condivido l'idea del dottor Pisano, che sul sito www.cyberbullismo.com e sulla sua pagina Facebook promuove la sensibilizzazione ai genitori di non impedire ai ragazzi di iscriversi al social network, poichè sarebbe impossibile.

La cosa migliore da fare è quella di iscriversi al social network, per prendere visione delle sue dinamiche interne o, ai meno tecnologici, vigilare il cellulare dei propri figli minorenni.

In questo caso la verifica da fare è quella di controllare se esiste qualche riferimento a ThisCrush nella biografia di Instagram, che risulta visibile anche se l’account è stato impostato come privato.

Se è presente, può essere utile aprire il link e dare un’occhiata a cosa viene postato sul profilo corrispondente, e se necessario aprire un dialogo su contenuti che riteniamo inappropriati o pericolosi. C’è da dire che, dalla mia ricerca effettuata sull'argomento, sembra che questo social network non abbia ancora preso troppo piede, anche se come detto in principio, i ragazzi iniziano a parlarne tra loro e con gli adulti: questo può risultare un vantaggio, perché ci permette di farci trovare informati nel caso incominciasse ad essere più utilizzato.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e curiosità, potete seguire la mia pagina Facebook mettendo "mi piace" alla pagina Dottoressa Ernestina Fiore Psicologa o visitando il sito www.ernestinafiorepsicologocuneo.it, dove potete trovare anche tutti i precedenti articoli della rubrica

Ernestina Fiore

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