“Remember me” è un film americano del 2010, scritto da Will Fetters e diretto da Allen Coulter.
Protagonisti della pellicola ambientata a New York sono Tyler Hawkins e Ally Craig, due ragazzi con seri problemi personali che s’incontrano e s’innamorano: lui ha perso ogni tipo di rapporto con il padre dopo il suicidio del fratello e lei non è mai riuscita a superare la scomparsa della madre, della quale ha assistito all’omicidio da bambina. I due troveranno conforto l’uno nell’altra e Tyler riuscirà a riavvicinarsi al padre... salvo poi rimanere tragicamente coinvolto nei fatti dell’11 settembre 2001.
Sembra una frase banale da dire, forse perché ripetuta allo sfinimento tanto da diventare cliché, ma è anche incredibilmente vera: esistono momenti nella Storia che, se vissuti (anche in modo solo indiretto), cristallizzano le nostre piccole vite nel tempo impedendoci di dimenticare l’esatto istante in cui li abbiamo sperimentati.
Il dramma delle Torri Gemelle lo è senza alcun dubbio: chi, in tutta sincerità, può dire di non ricordarsi davvero il momento in cui è venuto a conoscenza della notizia, in quel martedì 11 settembre?
Io avevo dieci anni e stavo affrontando la prima delle due lezioni di ginnastica posturale settimanali che mi avrebbero accompagnato per qualche anno della mia vita; la palestra aveva una radio sparata a tutto volume, credo un po’ per intrattenere noi clienti e un po’ per rendere più difficile ascoltare il suono dei nostri sforzi reciproci, ed è lì che l’ho sentita. Non ho visto immagini, sul momento, l’ho senita raccontare da una voce lontana attraverso delle casse.
Altro ragionamento un po’ (tanto) banale da esprimere a parole: l’attentato dell’11 settembre ha cambiato il corso del mondo, e contestualmente ha influito su gran parte della produzione artistica successiva. “Remember me” è esempio lampante di questa influenza, una pellicola che non solo sarebbe stata diversa se le Torri fossero ancora in piedi, ma che credo in quel caso non avrebbe avuto alcun senso.
“Remember me” non è un gran film, su questo credo sia sufficiente un’unica visione per concordare. È un filmetto per ragazzini mascherato, in alcuni punti in modo efficace, da film da Sundance Festival che vive soltanto in funzione del cliffangher finale, il colpo di scena conclusivo che coinvolge proprio le Torri Gemelle.
Ma è indubbiamente prova concreta di quanto l’episodio sia entrato nella memoria della società mondiale e, di conseguenza, nella nostra cultura popolare... tanto da essere utilizzato come spunto narrativo tra i tanti. E tutto questo nell’arco di diciassette anni, non di un secolo: la storia sarà anche una maestra di vita con tanti cattivi alunni, ma gli alunni cattivi non sempre sono idioti.