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Attualità | 21 gennaio 2020, 07:21

Anche a Cuneo le multe morali? “Se demandiamo ai bambini la sensibilizzazione degli adulti, abbiamo già perso”

L’assessore Franca Giordano ha risposto, nella prima serata di consiglio comunale, all’interpellanza di Luciana Toselli: “Il modello che viene dato al bambino è quello di una comunità adulta troppo confusa”

Anche a Cuneo le multe morali? “Se demandiamo ai bambini la sensibilizzazione degli adulti, abbiamo già perso”

Arriva da lontano – da Lanciano, in provincia di Chieti – e ha fatto molto parlare di sé l’istituzione della “multa morale”, una sanzione simbolica da comminare, per esempio, ai genitori degli alunni delle scuole rei di “parcheggio selvaggio” durante l’orario di uscita dei bambini dagli istituti.

Una pratica e un’iniziativa di sensibilità che la consigliera comunale di Cuneo Luciana Toselli ha deciso rispettivamente di stigmatizzare e portare all’attenzione nel corso dell'ultimo consiglio comunale del capoluogo con un’interpellanza dedicata: secondo la scrivente la multa morale potrebbe rappresentare un bel passo avanti per la promozione della mobilità sostenibile, se comminata dagli stessi bambini e ragazzi frequentanti le scuole, specie quelli che si muovono in bici o a piedi.

“E’ un segnale preoccupante la mancanza di senso civico che si riscontra nella società attuale, ma è anche un fenomeno che non va generalizzato: è importante raccogliere proposte come questa e riflettere sul tema, parlandone con i dirigenti scolastici e gli insegnanti perché attivino iniziative di sensibilizzazione. Ma è necessario che queste siano equilibrate sotto ogni aspetto”
ha sottolineato l’assessore Franca Giordano nella sua risposta.

“Credo che una comunità che demandi ai bambini la sensibilizzazione sociale degli adulti è una anche una società che ha indubbiamente perso; quella di comminare multe morali è una responsabilità troppo grande per i bambini, che vanno invece educati e accompagnati nella propria crescita. In questo caso, invece, il modello che viene dato al bambino diventa quello di una comunità adulta confusa: dobbiamo salvare, come adulti, almeno la faccia”.

Dubbi simili li ha espressi anche la consigliera e insegnante Maria Laura Risso: “Noi insegnanti passiamo molto tempo a tentare di far capire ai bambini e ai ragazzi come ci si debba comportare in una società civile, in cui si rispetta l’altro e si collabora per risolvere i problemi. Una misura come questa, se il bambino non ha interiorizzato le regole, potrebbe portarlo a interpretare la multa come un gioco: le sanzioni devono arrivare da personalità autorevoli, gestire il fenomeno del “parcheggio selvaggio” è responsabilità della Polizia Municipale”.

Simone Giraudi

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