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Economia | 07 ottobre 2021, 07:24

Cresce la domanda di lavoro: imprese della Granda pronte ad assumere quasi 6.000 lavoratori

Per industria e servizi continua la crescita rispetto al 2020 e al 2019. La professione più difficili da reperire in provincia a settembre 2021 è l'operatore dell’assistenza sociale. Fonte Camera di Commercio di Cuneo

Cresce la domanda di lavoro: imprese della Granda pronte ad assumere quasi 6.000 lavoratori

Il progetto Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, grazie a un’indagine conoscitiva periodica inviata a un campione di aziende dei singoli territori provinciali e regionali, fornisce le previsioni sull’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese.

In provincia di Cuneo a settembre 2021 sono 5.780 i contratti programmati dalle imprese, valore che sale a 14.790 se consideriamo l’intero trimestre settembre-novembre; 6.260 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 4.360 in più rispetto all’intervallo settembre-novembre 2019.

Sono alcuni dei dati incoraggianti, contenuti nel bollettino e nelle tavole del Sistema informativo Excelsior, che confermano anche per la nostra provincia il miglioramento del contesto economico complessivo e la ripresa della domanda di lavoro delle imprese, in linea con l’importante crescita di PIL, export e produzione industriale.

Il 78,8% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 14,4% lavoratori somministrati, l’1,1% collaboratori e il 5,7% altri lavoratori non alle dipendenze.

Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Delle 5.780 entrate previste in provincia di Cuneo nel mese di settembre 2021 il 15% è costituito da laureati, il 29% da diplomati, mentre le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 22% e il 34%, quando invece a livello regionale i diplomati pesano per il 34% e chi non ha titoli specifici per il 28%.

Considerando complessivamente i dati del trimestre settembre-novembre 2021 emerge come siano i servizi a formare, ancora una volta, la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 65,6% delle entrate (4.440 unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 3.050 in più rispetto a settembre-novembre 2019). L’industria programma 5.090 entrate, generando circa il 34,4% della domanda totale del trimestre e segnando un incremento di 1.830 entrate rispetto a settembre-novembre 2020 e 1.310 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 4.180 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 910 quello edile.

Tra i servizi si rileva un forte interessamento del commercio con 2.840 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 19,2% delle 14.790 entrate complessive, dei servizi alla persona con 1.940 assunzioni (13,1% del totale) e del turismo (1.750 entrate).

Il 20% delle entrate previste per settembre 2021 in provincia di Cuneo sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore rispetto alla media regionale del 22%, ma superiore a quella nazionale pari al 15%). Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 32% delle entrate mentre le professioni commerciali e dei servizi il 25% e solo il 10% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 13% delle assunzioni del mese.

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (48%), segue l’area commerciale e vendita (19%), la logistica al 14%, quella tecnica e di progettazione al 12%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 4%. L’area direzionale, infine, pesa per il 3% delle assunzioni previste.

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 42 casi su 100 le imprese cuneesi prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota superiore rispetto a quella media regionale e nazionale (rispettivamente di 39 e 37 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in provincia a settembre 2021 sono: operatori dell’assistenza sociale (76 imprese su 100), operatori specializzati nelle industrie del legno e della carta (50 imprese su 100), operai specializzati e conduttori impianti nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (45 imprese su 100).

L’ente camerale cuneese rende noti i dati previsionali Excelsior grazie al progetto "Giovani e mondo del lavoro" relativo al Fondo di perequazione 2019/2020 e al progetto singolo Pays Capables, all’interno di Pays-Sages Alcotra Italia Francia 2014/2020, nell’ambito del quale organizza due webinar gratuiti rivolti a persone disoccupate/aspiranti imprenditori e micro-piccole imprese dal titolo “Progettare l’azienda del futuro: dalla digitalizzazione alla responsabilità sociale” nelle giornate del 15 e del 21 ottobre prossimi (ore 17.30/19).

Maggiori informazioni al sito www.cn.camcom.it/payscapables_attivita


comunicato stampa

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