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Solidarietà | 28 maggio 2022, 13:07

Bra: un gruppo di volontari aiuta concretamente una famiglia di profughi ucraini

Con il progetto "Mani Per La Pace", un gruppo di volontari braidesi ha ospitato una famiglia proveniente da Kiev in un appartamento nel quartiere Oltreferrovia e contribuisce al sostentamento delle sue spese. Venerdì scorso all’oratorio salesiano un aperitivo per far conoscere meglio donatori e ospiti dell’abitazione

Bra: un gruppo di volontari aiuta concretamente una famiglia di profughi ucraini


L’emergenza dei profughi ucraini non tocca solo i nostri politici, ma può coinvolgere in prima persona anche i singoli cittadini, come dimostra questa bella iniziativa.

Recentemente, si è avviato il progetto "Mani Per La Pace", nato dalla volontà di un gruppo composto da 54 nuclei famigliari di Bra e dintorni. Ognuno di loro contribuisce donando, per un periodo minimo di 12 mesi, una quota base di circa 50 euro al mese, per poter sostenere le spese (affitto, utenze, cibo…) di una o più famiglie di profughi ucraini. Del gruppo, fanno parte volontari che danno una mano sia da un punto di vista economico sia con competenze tecniche, in modo che questa proposta non si riduca esclusivamente ad una gestione contabile, ma diventi un più ampio progetto di "comunità che accoglie".

Il comitato esecutivo ristretto è composto da due coordinatori, Caterina Costamagna e Giuliano Busso, ideatori del progetto, una referente per la ricerca di tutti i materiali, Stefania Gerbaudo, un referente per i contatti con il Comune, Massimo Sottimano, e una referente per la gestione economica e contabile, Daniela Groppo.

La prima fase del lavoro ha riguardato la ricerca e l’identificazione di un appartamento adeguato nel quartiere Oltreferrovia. A questa è seguito il suo allestimento con l’aiuto di numerosi donatori che hanno risposto immediatamente all’appello lanciato sui social lo scorso aprile. Successivamente, con l’aiuto del Comune di Bra e dell’oratorio salesiano, che ha fornito il supporto giuridico necessario, è stata individuata una famiglia proveniente da Kiev composta da due adulti e tre minori, accolta nel mese di maggio nell’abitazione.

Attualmente, gli obiettivi del gruppo sono il supporto sociale e comunitario degli adulti per un costante e graduale approccio alla realtà braidese, l’inserimento dei minori nell’ oratorio salesiano, per favorire la socializzazione e l’integrazione della famiglia nel quartiere, e il supporto per un eventuale inserimento lavorativo. È in fase di ultimazione inoltre un secondo appartamento nello stesso quartiere che sarà pronto fra poche settimane per ospitare un’altra famiglia ucraina.

Per dare l’occasione ai donatori di conoscere di persona gli attuali ospiti dell’appartamento, venerdì 27 maggio è stato organizzato un aperitivo nei locali dell’oratorio salesiano. Si è trattato di un momento di condivisione in cui c’è stato spazio per la convivialità, la conoscenza reciproca, lo scambio culturale, ma anche per la commozione. La storia di chi fugge da un paese in guerra e lascia i propri cari è stata infatti occasione di riflessione sul valore dei rapporti umani, sul significato dell’accoglienza nel suo aspetto più profondo. Scopo del progetto è infatti anche quello di ridare fiducia alle persone accolte e offrire uno slancio per creare nuove relazioni opportunità seppur lontane dai propri affetti.

Per conoscere il progetto e restare informati sui suoi sviluppi, potete visitare il sito https://maniperlapace.it/ o la pagina Instagram "maniperlapace".

Luca Sottimano

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