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Economia | 23 marzo 2023, 21:00

#ANDUMA - Intervista a Vito Venni

Impiegato storico della Banca Intesa Sanpaolo, Venni ha saputo distinguersi nel suo mandato per correttezza e onestà intellettuale, al punto da mantenere ancora oggi il ruolo di presidente onorario della squadra

#ANDUMA - Intervista a Vito Venni


Un uomo di grande cultura ed umiltà, appassionato di sport, viaggi, lettura e di storia contemporanea. Uno dei capisaldi del nuovo Cuneo Volley, tra i fondatori della versione societaria che prese vita anche grazie al suo volere nel 2018: Vito Venni. Personaggio importante per lo sviluppo e la crescita della società per come la conosciamo oggi, Venni ha ricoperto negli ultimi anni, prima di fare largo ai giovani come sostiene lui, e nello specifico a Gabriele Costamagna, il ruolo di Presidente della squadra dalla stagione del 2018 a quella del 2022, anche se la sua passione per la pallavolo cuneese risale a ben prima della nascita di questa nuova società se consideriamo che da tifoso seguì la squadra fino in Siberia per la finale della Final Four del lontano 2011, oltre ad aver sempre seguito anche la squadra femminile della nostra città.
Impiegato storico della Banca Intesa Sanpaolo, Venni ha saputo distinguersi nel suo mandato per correttezza e onestà intellettuale, al punto da mantenere ancora oggi il ruolo di presidente onorario della squadra.


Cosa l’ha spinta a fondare la nuova società del Cuneo Volley?


Era il 28 Giugno del 2018, e il tempo stringeva. Se ne parlava già da un po’ e la scadenza per l’iscrizione al campionato della Lega era a 48 ore da noi. Siamo partiti in cinque: Erik Bessone, Claudio Parola, Aurelio Cavallo, Gabriele Costamagna ed io. Uniti dall’intenzione comune di riportare la nostra squadra e la nostra città ad essere degna di nota nel settore della pallavolo maschile. Il 29 Giugno di quell’anno ci trovammo tutti dal notaio, pronti a firmare l’inizio di una nuova avventura, e così fu. Ancora non potevamo immaginare i grandi risultati ed i progetti che avrebbero contraddistinto la nostra società, ma l’entusiasmo e la voglia di riscatto erano indubbiamente alla base del nostro progetto.
Fu Aurelio Cavallo a chiedermi di partecipare, ci conosciamo da moltissimi anni e spesso ci siamo trovati a lavorare insieme arrivando da due settori che si compenetrano, quello assicurativo e quello bancario. Per me un onore poter contribuire, semplicemente. E così fu.

È stato il presidente della squadra per ben quattro stagioni. Come è arrivato a ricoprire questo ruolo?

Furono i miei soci ad eleggermi, com’è per ogni società che si rispetti. È un ruolo che sicuramente non mi aspettavo di ricoprire quando iniziò il nostro mandato, e per cui oggi sono molto grato.
Ero già in pensione da qualche anno, più precisamente dal 2006, dopo aver lavorato per ben 35 anni presso la Banca Intesa Sanpaolo tra le sedi di Cuneo e provincia, ed ero sicuramente quello che aveva più tempo da dedicare alla causa. Da quando smisi di lavorare di sfizi me ne ero tolti già molti. Ho sempre desiderato viaggiare, prima attività a cui mi sono dedicato assiduamente una volta libero dagli impegni lavorativi, ma dopo più di dieci anni hanno iniziato a scarseggiare anche le mete sulla mia lista dei desideri, e in effetti prendermi questo impegno è stato un buon modo per incanalare le mie energie in qualcosa di nuovo e stimolante.
Ho sempre pensato che la felicità stia nella capacità di ottenere dei risultati per sé stessi e per le cause che nella vita si sceglie di sposare, raggiungendo la soddisfazione morale che solo con la costanza, l’umiltà e l’impegno puoi ottenere realmente. I principi portanti della mia vita sono sempre stati l’onestà con sé stessi e con il prossimo, la tolleranza nei confronti di chi non la pensa come te unita alla capacità di mediare con il fine di trovare un punto d’incontro comune e costruttivo, e soprattutto l’aiuto reciproco. Queste forse le caratteristiche che mi contraddistinguono da sempre, ed i reali motivi per cui sono stato eletto come presidente.

Qual è il suo rapporto con lo sport?

Credo che lo sport sia un aspetto tanto utile quanto fondamentale nel percorso di crescita di un individuo. Grazie alla pratica, indipendentemente dal livello a cui si sceglie di approcciarsi allo sport, che sia per svago personale o per professione, siamo in grado di conoscere meglio i nostri limiti, imparando a superarli, e a metterci alla prova. Lo sport insegna inoltre a raggiungere risultati che per noi sono importanti, a gratificarci e a mantenere un buon equilibrio fisico e mentale.
Ho sempre praticato sport fin da bambino, partendo banalmente dalle partite di calcio all’oratorio, passando poi per l’atletica ai tempi delle superiori arrivando a vincere il titolo provinciale per le gare sugli 80 metri quando facevo parte dell’Atletica Cuneo, con il famoso Olivero, e appassionandomi poi successivamente di ciclismo, sport che ho praticato fino a pochissimo tempo fa. Ho inoltre sempre sciato, praticando sia fondo che discesa.
Se ho scelto di collaborare con il Cuneo Volley è proprio perché credo nel valore e nell’impatto sociale che solo lo sport sa dare, e il nostro progetto sul settore giovanile ne è la dimostrazione più lampante.

Cosa si aspetta dal progetto #Anduma e quali sono le sue aspettative per il futuro di questa iniziativa?

Credo sia un grande progetto, unico nel suo genere. Un’occasione di crescita e di condivisione importante per gli imprenditori del territorio. Tra i soci c’è sempre stato un ottimo rapporto, nessuno ci ha obbligati, ci siamo proprio scelti, e così continua ad essere per chiunque si stia avvicinando alla nostra società. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo, siamo coesi e forti del fatto di essere tutti sulla stessa barca. La nostra è una realtà sportiva che può tranquillamente ed indubbiamente essere considerata un vanto per la nostra città, che da la possibilità a chiunque risuoni nelle nostre corde di partecipare dando il proprio contributo sul territorio. Credo fortemente in questo progetto, sono inoltre certo che Gabriele Costamagna sia la persona ideale per portarlo avanti essendo molto più giovane di me. Il mio motto è sempre stato “Largo ai giovani!” e anche in questo sono soddisfatto di essere ad oggi il presidente onorario di una società così giovane e dinamica che sono convinto porterà grande visibilità alla città di Cuneo e alla nostra squadra.


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