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Politica | 28 aprile 2023, 17:53

A Piasco il Consiglio comunale si riunisce all’ora di pranzo

La minoranza torna a contestare l’orario insolito in cui il sindaco convoca le sedute. L’amministrazione dovrà restituire allo Stato 7500 euro che non sono stati spesi nel periodo dell’emergenza Covid

I consiglieri di minoranza Anna Paseri, Stefania Dalmasso e Paolo Trovò

I consiglieri di minoranza Anna Paseri, Stefania Dalmasso e Paolo Trovò

Minoranza all’attacco nella seduta del Consiglio comunale di Piasco di ieri, giovedì 27 aprile, convocato per le 12,30.

Ha fatto discutere, in particolare, il fatto che il Comune debba restituire al Ministero dell’Economia e Finanze 7.500 euro di fondi Covid che non ha saputo distribuire durante la pandemia.

La consigliera Stefania Dalmasso, a nome del gruppo di minoranza “Piasco per passione”, ha chiesto chiarimenti sull'aumento di quasi 70 mila euro per spese personali dipendente dal 2019 al 2022, sottolineando come “i dipendenti comunali siano diminuiti e, per contro, sia aumentata considerevolmente la spesa”.

“Mi chiedo – commenta la consigliera in un suo comunicato - se la scelta dell’ amministrazione di tagliare drasticamente il personale dipendente, peraltro con un aumento di 70 mila euro, non sia da rivedere per offrire un servizio più efficiente alla popolazione con conseguente risparmio per i cittadini e anche per garantire un ambiente più sereno per i dipendenti”. 

All’esame dell’aula anche la tariffa rifiuti Tari, che subirà un aumento del 10% rispetto allo scorso anno.

L’opposizione consiliare, contestando la decisione, ha chiesto al sindaco “perché il Comune non abbia usato risorse accantonate per cercare quanto meno di sterilizzare le tariffe”.

Dai banchi della giunta la risposta è stata “che la struttura comunale non riesce a sobbarcarsi un lavoro troppo complesso e oneroso”. 

Ancora la minoranza ha chiesto spiegazioni sulla “rilevante spesa sostenuta per l’asfaltatura di strada Sant’Orso, da Cascinette in su, dove risiedono meno di dieci persone a scapito di strade che versano in uno stato di degrado maggiore e servono molti più cittadini”.

Il sindaco Roberto Ponte ha spiegato che quell’intervento rientrava nel suo programma elettorale ed era quindi una priorità.

L’opposizione, a margine della seduta, è tornata a contestare la scelta dell’orario della seduta: “Il comma 7 dell'art. 38 del Testo Unico degli enti locali – fanno presente gli esponenti di minoranza - stabilisce che “le sedute del Consiglio e delle Commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l'orario di lavoro dei partecipanti”.

“Nonostante ripetute nostre segnalazioni – denunciano i consiglieri Paolo Trovò, Stefania Dalmasso e Anna Paseri - il sindaco continua a convocare le riunioni in orario lavorativo e per lo meno insolito”.

Redazione

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