/ Attualità

Attualità | 22 maggio 2023, 15:10

“Noi sindaci con le mani legate. A rispettare normative che impediscono di fatto di mantenere pulito il territorio”

Il sindaco di Gaiola Bottero scrive al presidente della Regione e segnala il caso del Rio Ghiandera: “Solo per la divina provvidenza non è stato oggetto di alluvione”

“Noi sindaci con le mani legate. A rispettare normative che impediscono di fatto di mantenere pulito il territorio”

Le foto del Rio Ghiandera sopra l'abitato di Gaiola parlano chiaro. Ammassi di foglie, rami e tronchi intasano il letto del corso d'acqua, i tombini e i fossi di scolo. Fatte oggi, lunedì 22 maggio.

Si riparta dalle cause che provocano i disastri e non dai luoghi comuni. Ecco l'esempio di un rio che non si è ingrossato per grazia ricevuta. Cosa sarebbe successo? Gli amministratori hanno spesso le mani legate da norme e leggi che portano a questi eventi”. È arrabbiato il sindaco di Gaiola Paolo Bottero che ha affidato a un post sui social tutta la sua indignazione.

Lo abbiamo raggiunto al telefono e ha rincarato la dose: “Se non affrontiamo le vere cause possiamo solo pregare che vada tutto bene, ma una amministrazione non si può basare sulla fortuna. È un problema comune a tutti i sindaci e dobbiamo avere strumenti per poter agire”.

Per questo ha scritto una lettera al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Caro Presidente. Ti scrivo a seguito dell'emergenza meteo che abbiamo appena superato. Non ho voluto evidenziare il problema nella riunione in Prefettura dello scorso 19 maggio poiché era il momento di coordinamento e prevenzione ai giorni di massima allerta, ma non posso esimermi in questa fase successiva nel sottolineare i principali motivi che ci portano ad affrontare questi fenomeni metereologici sempre con maggior angoscia. I cambiamenti climatici, e le opere di sistemazione draulica non realizzate sono solo uno dei tasselli del problema. Da anni segnalo che la mancata manutenzione del territorio provoca i principali disastri. Se ci aggiungiamo le normative che impediscono di fatto di mantenere pulito il territorio è certo che possiamo solo correre ai ripari in un secondo tempo”.

Nello specifico il Rio Ghiandera è già inserito nei luoghi a rischio massimo del PAI, Piano per l'Assetto Idrogeologico. “E solo per la divina provvidenza non è stato oggetto di alluvione – continua Bottero nella lettera a Cirio – E' evidente che nel caso di piena il 90% del problema non sarebbe dovuto dalla portata dell'acqua ma dal trasporto solido della stessa. Se in autunno non possiamo più far bruciare le foglie e se non possiamo pulire gli alvei dal legname come possiamo pensare di prevenire le piene?”

Sono certo che tu conosca a fondo la questione, ma proprio perché questa volta, e per ora, possiamo parlare di una storia a lieto fine, ti invito a portarla ad esempio nei confronti delle varie istituzioni e ai diversi livelli perché si rendano conto delle cause auspicandomi che le stesse vengano rimosse se non vogliamo vivere l'esperienza degli amici dell'Emilia Romagna. Conoscendo il tuo impegno e attaccamento alla nostra Regione nonché all'attenzione che poni rispetto la segnalazione dei Sindaci rimango fiducioso rispetto la posizione che la tua amministrazione vorrà adottare nei confronti di questo problema che riguarda tutto il nostro Paese ma in particolare il Piemonte”, chiude il sindaco Bottero nella lettera.

Cristina Mazzariello

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium