Classe 1969, sposato, due figli, Andrea Luigi Lanzone si occupa di amministrazione e finanza in un gruppo albese con significative presenze internazionali.
Cosa l’ha spinta a candidarsi per la carica di sindaco a Monticello d’Alba?
“Mi appassiona l’impegno civile, la politica nobile e libera di chi si mette al servizio di una comunità senza pretendere o cercare contropartite. Credo nelle relazioni umane, nel rispetto reciproco, nella ricchezza del volontariato, nei giovani e nelle loro speranze. Amo il mio paese, dove sono cresciuto e dove vivo.
Sono certo che, insieme, con determinazione, impegno, umiltà e ambizione, arriveremo lontano.
Ritengo doverosa la riconoscente gratitudine al sindaco uscente, Silvio Artusio Comba ed all’assessore Carlo Viberti, con i quali ho collaborato in qualità di vicesindaco negli ultimi anni.
In particolare il mio ringraziamento va a Silvio Artusio Comba senza il quale oggi non sarei candidato sindaco".
Come è composta la sua lista?
"Io sarò capogruppo. Gli altri componenti sono Renzo Falletti, Felice Pautasso, Silvia Ferrero in Blengio, Ivan Rosso, William Marchetti, Melania Santella, Davide Messa, Simone Storino, Maurizio Mitillo e Claudia Travaglio".
Che tipo di programma avete preparato?
"Un programma nel segno della continuità. Una continuità di sostanza, prima che nelle forme. Volti nuovi insieme a solide esperienze. Un progetto complesso, ambizioso e concreto, che raccoglie le sfide contemporanee con consapevolezza e responsabilità. Riprende le fila del recente passato, traccia un percorso chiaro negli obiettivi e trasparente nelle modalità realizzative.
Iniziative per intercettare fondi di natura regionale, nazionale ed europea, interventi volti a migliorare il benessere e la sicurezza dei cittadini, progettualità di lungo termine: tutto questo troverete nel programma. Il livello di dettaglio è una scelta consapevole: permettere ai cittadini la valutazione in termini realizzativi. Siamo donne e uomini del nostro tempo, ma abbiamo il dovere di immaginare un futuro. Pensiamo di averlo fatto. Non è completo, non è perfetto. Soprattutto è un cantiere aperto: tutti possono contribuire a renderlo migliore. Il nostro obiettivo è condividere. Siamo tutti parte di un'unica grande comunità; il nostro futuro dipende dal contributo che singoli e gruppi sapranno apportare".
Cosa sente di dare al proprio paese?
"La sfida è davanti ai nostri occhi: cittadini più che abitanti di un luogo, consapevoli protagonisti e non spettatori. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio ricco di storia e di grande bellezza. È un tesoro di cui siamo chiamati ad essere ambasciatori nel mondo e attenti custodi.
Insieme con i Comuni del Roero e con le organizzazioni di promozione e tutela sorte negli ultimi anni, soprattutto per impulso di chi ci ha preceduto, lavoreremo per la sua conservazione e per migliorarne attrattività e decoro. L’ambizione ci porterà lontano e sarà l’energia di ogni nostro e vostro giorno".
Quali saranno i vostri prossimi passi?
"A decorrere dalla prossima settimana inizieremo gli incontri sul territorio per raccogliere le istanze dei cittadini e per presentare il nostro programma. Per il giorno 20 maggio, alle ore 20 è programmata la presentazione ufficiale della lista, presso il Centro L’Incontro, aperto a tutti monticellesi. Sarà un’occasione per conoscere e conoscerci".
È strano fare una campagna elettorale senza liste antagoniste?
"Infatti l’unica lista potrebbe spiazzare l’elettorato. Dobbiamo intercettare gli indecisi e spiegare che opereremo nell’interesse di tutta la comunità; il nostro programma elettorale raccoglie le istanze che provengono dalle diverse anime e sensibilità del nostro paese. Abbiamo circa un mese di tempo e per dirla con Orazio: 'Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem…'. Mentre parliamo il tempo è già in fuga, come se provasse invidia di noi. Quindi cogli l’attimo…".