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Cronaca | 22 maggio 2024, 18:08

Botte alla ex convivente: "Colpì anche nostra figlia neonata mentre la tenevo in braccio"

La triste vicenda arriva dal monregalese dove la coppia risiedeva fino al 2021. L'uomo è accusato di maltrattamenti e lesioni verso la sua ex compagna: "Diceva che era dispiaciuto e che sarebbe cambiato. Lo prometteva sempre”

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

L’ultimo episodio di violenza risalirebbe ad una sera di settembre del 2022, quando lui, dopo aver lanciato addosso alla figlia di otto mesi un vasetto di yogurt, l’avrebbe colpita con un manico di scopa mentre tentava di uscire di casa. Ma prima di quello, come spiegato dalla ex convivente, L.D.M., suo ex compagno, l’avrebbe picchiata altre volte. I due stavano insieme dall’inizio del 2020 e gli episodi violenti sarebbero iniziati già nell’autunno di quell’anno, per arrivare poi ad aprile 2021, quando lei era incinta della loro bambina.

Fu proprio in quell’occasione che la donna andò in caserma a Mondovì.  A riferirlo in tribunale a Cuneo, dove l’uomo deve rispondere di maltrattamenti  lesioni aggravati, è stato il vicebrigadiere che raccolse la testimonianza della donna che, nonostante indossasse la mascherina, presentava un’abrasione sotto l’occhio e sullo zigomo: “Era molto spaventata e piangeva – ha spiegato -. L’abbiamo fatta visitare da un medico della caserma che le diede 12 giorni di prognosi. Poi la vennero a prendere i genitori. Avevamo già fatto altri due interventi presso quel nucleo famigliare, ma la signora aveva sempre ridimensionato le cose”.

E così, fece anche quella volta. A ribadirlo in aula, è stata la donna: “Diceva che era dispiaciuto, che sarebbe cambiato, lo prometteva sempre”. Dietro gli insulti e le botte, verosimilmente l’uso di alcol e droga da parte ex compagno: “Beveva sia a casa sia fuori – ha riferito- tante volte quando ero presente io in casa, a volte tornavo dal lavoro e lo trovavo sdraiato a terra. Lasciava tracce di polverina bianca. Mi aveva detto che faceva uso di cocaina ma poi aveva iniziato a dire che ero fissata. Gli dissi che avevamo bisogno di aiuto ma lui rifiutò sia l’aiuto di un prete mio conoscente sia con lo psicologo dal quale mi ero resa disponibile accompagnarlo. Quando beveva mi insultava, diceva che non valevo niente e che ero stato un ripiego dopo la sua ex”.

In aula anche una vicina di casa con cui la donna si confidò: “L’avevo trovata sul pianerottolo che piangeva – ha raccontato-. Mi spiegò di aver litigato con lui e che le aveva strappato i capelli. Mi ha mostrato la ciocca che teneva in mano. Le consigliai di lasciarlo”.

Dopo la litigata del settembre 2022, la donna si convinse e lo denunciò: “Avevo preso in braccio la bambina che si era svegliata e dopo che lui la colpì con una confezione di yogurt mi sono infuriata. Ho preso una bottiglia di vino e gliel’ho tirata, ma non l’ho colpito. Quando mi sono messa le scarpe per andarmene mi ha colpita con la scopa. Sentivo il sangue che colava e anche la bambina si sporcò”. 

A soccorrerla, quella volta, fu sua sorella. L'udienza è stata rinviata al 18 settembre per ascoltare altri testimoni. 

CharB.

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