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Economia | 23 maggio 2024, 15:53

Impianti di riscaldamento sostenibili: metodi alternativi

Riscaldare casa attraverso impianti di riscaldamento alternativi richiede un approccio olistico. Scopri come risparmiare senza usare il gas.

Impianti di riscaldamento sostenibili: metodi alternativi

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO SOSTENIBILI: METODI ALTERNATIVI AL GAS

Riscaldare casa attraverso impianti di riscaldamento alternativi richiede un approccio olistico, ovvero considerare sia modalità di intervento attive quanto di quelle passive. Se ogni soluzione presa singolarmente ha comunque degli effetti ambientali e/o economici positivi, la combinazione di entrambi i metodi amplifica notevolmente tali effetti. Pertanto, ogni soluzione deve essere a supporto dell’altra.

Tutti i sistemi di riscaldamento alternativi al gas sono validi e tutti presentano vantaggi e svantaggi che devono essere analizzati e valutati in base alle esigenze e alle priorità personali, sebbene il ricorso a fonti più sostenibili saranno la prassi e non più un optional, in quanto il tema “riscaldamento globale” è stato oggetto di disciplina da parte dell’UE: a partire dal 2025 sarà vietata la concessione di sovvenzioni per l’installazione di caldaie alimentate da combustibili fossili e, a partire dal 2040, non sarà più possibile installarle.

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(Quindi, aldilà della sensibilità personale sulla questione ambientale e dell’esigenza di alleggerire il conto in bolletta, si va sempre più verso soluzioni ecosostenibili.)

METODI PASSIVI PER UN RISCALDAMENTO SOSTENIBILE - ALTERNATIVE ALL' IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Partiamo con l’analizzare i metodi passivi, i quali sono molto efficaci soprattutto se pensati e predisposti in fase di progettazione di un edificio, e volti principalmente a mantenere il calore che è già presente o che si accumula nell’ambiente interno.

ORIENTAMENTO SOLARE

L’orientamento dell’edificio può influenzare significativamente sui consumi energetici. La parte esposta a Sud accumula grandi quantità di calore, il quale verrà rilasciato gradualmente durante la notte. Pertanto predisporre finestre e pareti verso questa direzione consente, in prima analisi, di sfruttare l’energia solare del giorno.

ISOLAMENTO TERMICO

L’isolamento delle pareti, dei pavimenti e dei tetti riduce la dispersione di calore verso l’ambiente esterno.  I materiali come lana di roccia, polistirene espanso e sughero, sono quelli comunemente utilizzati per migliorare l’efficienza energetica di un edificio.

STRATIFICAZIONE TERMICA

La stratificazione termica è quel fenomeno che si verifica quando l’aria all’interno di un ambiente si divide in strati con temperature diverse. Sapendo che l’aria calda tende a salire, un accorgimento sarebbe quello di collocare le fonti di calore nella parte bassa della stanza, mentre le fonti di freddo, come le finestre, nella parte alta.

Sono tante le attenzioni che consentono di sfruttare l’energia solare, come aprire tendaggi e serramenti per favorire l’ingresso del calore e, invece, chiuderli nelle ore notturne per trattenerlo; o, ancora, prediligere materiali ad alta capacità termica, come pietra e cemento, che fungono da serbatoi di calore che verrà poi rilasciato gradualmente nel corso della notte.

TIPI DI RISCALDAMENTO

MODALITÀ DI INTERVENTO ATTIVA CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE:

Rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento, le soluzioni esaminate di seguito sono solo alcune delle varie opzioni che hanno un ridotto impatto sull’ambiente, in quanto le emissioni di CO2 o di sostanze nocive è più che dimezzato, talvolta inesistente.

POMPA DI CALORE

Le pompe di calore sono in grado di trasferire energia termica da un ambiente più freddo ad uno più caldo. Questi dispositivi sfruttano fonti naturali come l’aria, l’acqua o il terreno dalle quali estrae il calore e lo trasporta all’interno dell’edificio.

Sebbene questa soluzione richieda un iniziale costo più elevato, quest’ultimo è compensato da un importante risparmio nel lungo termine grazie alle loro elevate prestazioni.

Oltre al costo iniziale, questi dispositivi possono rappresentare un limite se non si dispone di ampi spazi per l’installazione dell’unità esterna. In ultima analisi, la non regolare manutenzione e le zone particolarmente rigide possono inficiare la loro efficienza.

STUFE A PELLET

Le stufe a pellet hanno un funzionamento simile a quelle a legna, ma utilizzano un combustibile ecologico prodotto a partire dagli scarti della lavorazione del legno, come ad esempio la segatura. Il pellet è agevolmente trasportabile in comodi sacchetti e, se non trattato con sostanze chimiche, le emissioni prodotte non sono nocive.

Rispetto alle tradizionali stufe o camini a legna, le stufe a pellet richiedono minore manutenzione, per contro, è necessaria una canna fumaria per smaltire i fumi all’esterno. Ulteriori svantaggi da considerare sono la loro dipendenza dall’impianto elettrico e il costo superiore del combustibile.

CAMINI A BIOETANOLO

I camini a bioetanolo sono una scelta ecosostenibile in quanto il carburante è prodotto a partire dalla fermentazione alcolica delle biomasse (canapa, zucchero, patate, ecc.).

Questi, più di tutti, sono esteticamente gradevoli e si adattano ad ogni tipo di spazio, rendendolo molto caldo ed accogliente.

Oltre alla loro funzionalità, sono dei veri e propri pezzi di design, disponibili in diverse tipologie:

  • Camini al bioetanolo da terra: si collocano a pavimento e richiamano l’aspetto dei tradizionali caminetti con l’ulteriore possibilità, rispetto a questi ultimi, di essere spostati e posizionati ovunque nell’ambiente.
  • Camini al bioetanolo sospesi: vengono posizionati lungo una parete o appesi al soffitto, aggiungendo un tocco elegante e sofisticato all’arredo;
  • Camini al bioetanolo da incasso: si inseriscono in una nicchia ricavata in una parete o in un mobile, armonizzandosi, così, con l’ambiente circostante.

Se da un lato, rispetto alle precedenti soluzioni, i camini al bioetanolo possono risultare insufficienti a riscaldare ambienti molto estesi, dall’altro lato, non necessitano dell’installazione di una canna fumaria per la ventilazione dei fumi.

In sintesi, i camini al bioetanolo sono quelli più semplici e flessibili da installare, con emissioni di CO2 ridotte di ben il 70% rispetto ai combustibili fossili.

Un connubio tra ecosostenibilità e design.

Richy Garino

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