La mamma ha una passione smodata per la letteratura e Beatrice non ce la fa più: i suoi fratelli si chiamano Giosuè (come Carducci, “quello dei cipressi”) e Giacomo (“sempre allegro, mica assomiglia a quel depresso di Leopardi”), il padre Alessandro (come “l’inutile” Manzoni). Le due litigano e la figlia viene spedita a letto. Al risveglio, però, si trova in una dimensione parallela in cui i compagni di classe si sono trasformati nei protagonisti del capolavoro dello scrittore milanese, e rivive con loro tutte le vicende di Renzo e Lucia.
E’ lo spettacolo “Giù le mani dai Promessi Sposi”, messo in scena dalle classi Terze della scuola media di Sanfrè (una delle sedi dell’IC Arpino di Sommariva Bosco), insieme ai compagni di Prime e Seconde. La rappresentazione è stata presentata ai genitori nella serata dello scorso 5 giugno dopo un mese di lavoro preparatorio, portato avanti soprattutto nei pomeriggi previsti dall’orario del tempo prolungato grazie al coordinamento della professoressa Paola Canelli.
Don Abbondio, l’Azzeccagarbugli, Don Rodrigo, l’Innominato, i Lanzichenecchi e tutti gli altri personaggi hanno trasformato il teatro di Sanfrè nella Milano del ‘600, mettendo in scena uno show brillante e coinvolgente.
"Devo complimentarmi con tutte e con tutti – ha detto la prof. Canelli -, hanno messo grande impegno nelle prove e creato uno spettacolo straordinario, dimostrando capacità e talento".
"Questo è un esempio di come attività alternative si dimostrino altrettanto valide sul piano didattico – ha aggiunto la Dirigente scolastica, Anna Giordana -. E’ stato un piacere constatare la bravura di studentesse e studenti nella parte di attrici e attori e credo che, avendoli “studiati” in questo modo particolare, ricorderanno per sempre i Promessi Sposi".
Per ragazze e ragazzi delle Terze si è trattato anche di uno speciale addio alla scuola nella quale hanno trascorso tre anni, mentre per gli altri di un gioioso arrivederci a settembre.