“Il FAI ha appena comunicato i risultati finali del 12° Censimento 'I Luoghi del Cuore' - scrive Giuseppe Bottero - sono particolarmente lieto di annunciare che il nostro Santuario di San Costanzo al Monte si è classificato al 1° posto in provincia di Cuneo con ben 5.648 voti, all'88° posto in Italia su oltre 39 mila luoghi votati! Grazie a tutti coloro che, votando per San Costanzo al Monte, hanno contribuito al raggiungimento di un risultato entusiasmante.”
Un risultato eccellente per uno dei monumenti romanici più interessanti, capolavoro nascosto nei boschi di Villar San Costanzo. La fondazione dell’attuale Santuario di San Costanzo al Monte viene attribuita ad Ariberto II (701-712), ma l’edificio religioso fu distrutto dai Saraceni nel X secolo. Fu poi ricostruito in diverse riprese fra l’XI e il XIII secolo, con aggiunte anche in età posteriori, come la facciata settecentesca.
Il Santuario si compone di due chiese, una sopra l’altra, con due scale che collegano ai diversi ambienti: la chiesa superiore e la chiesa inferiore.
La chiesa superiore è composta da tre navate che terminano con tre absidi. Le colonne sono decorate con motivi geometrici e sulla parete meridionale della chiesa, all’altezza della prima campata, è possibile ammirare tracce di affreschi risalenti al XI secolo con le storie di Adamo e Eva. Di stile lombardo sono il tiburio ottagono su pennacchi a tromba ed i capitelli finemente scolpiti, con temi animali, vegetali e mostruosi.
Nella chiesa inferiore, invece, tozzi pilastri in pietra reggono basse volte a crociera: la zona più antica è quella orientale, che si pensa possa trattarsi della cripta dell’antica chiesa distrutta dai Saraceni. Gli ultimi restauri, durati tre anni, si sono conclusi nel 2019. Proprio in tale occasione, sulle pareti perimetrali della chiesa, è stato rinvenuto un ciclo di affreschi dove sono rappresentati episodi della vita di Gesù secondo la narrazione dei Vangeli apocrifi, articolati entro cornici a nastro, stilisticamente ascrivibili alla fase romanica dell’edificio (XI e XII secolo). Curioso nella navatella di destra è un parallelepipedo in pietra con quattro cavità emisferiche di diverso volume: sono le misure per le decime sui prodotti della terra che i contadini dovevano versare all’abate ogni anno.
Il Santuario di San Costanzo al Monte è visitabile grazie all’entusiasmo ed alla preparazione dei Volontari per l’Arte di Villar San Costanzo. Per informazioni: Giuseppe Bottero - Amici di San Costanzo al Monte (346.6298855 / g.p.bottero@gmail.com)
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