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Curiosità | 16 ottobre 2025, 18:22

Ad Alba ha aperto “Archivio Miroglio”: un luogo dove la memoria del tessuto diventa racconto

In piazza Miroglio 7 uno spazio tra ricerca, radici e creatività: capi femminili essenziali, disegnati e realizzati in Italia, che traducono texture e pattern originali in una nuova eleganza quotidiana

Al civico 7 di piazza Carlo e Franco Miroglio, alle spalle della cattedrale albese, gli spazi "Archivio Miroglio", progetto che nasce e si sviluppa tra Alba e Milano

Al civico 7 di piazza Carlo e Franco Miroglio, alle spalle della cattedrale albese, gli spazi "Archivio Miroglio", progetto che nasce e si sviluppa tra Alba e Milano

Alba è città di trame. Di vini, di stoffe, di mani che lavorano la materia con la stessa dedizione con cui si custodisce un ricordo. È qui che nasce Archivio Miroglio, un progetto che intreccia il tempo con la memoria, trasformando il passato in materia viva, indossabile, contemporanea. 

Sabato 11 ottobre, in piazza Miroglio 7, si è inaugurato Archivio Miroglio, uno spazio dedicato al mondo del tessile che nasce da una storia profondamente radicata nel territorio e proiettata verso la contemporaneità.

“Sono nata in Piemonte tra stoffe e fabbriche per la tessitura – racconta Elisa Miroglio . Mio padre analizzava ogni abito per spiegarne l’armatura e la composizione. Da lui ho imparato che ogni fibra ha una voce, ogni intreccio un carattere. Da mia madre ho ereditato la grazia naturale, la misura e l’armonia delle forme”.

È da queste radici che nasce un percorso personale e culturale: la riscoperta di un mondo fatto di trame, di gesti antichi e di cura per i dettagli. Alba è il punto di partenza, Milano la città in cui il progetto è maturato. Da una parte le colline e la natura, il senso della misura e del silenzio; dall’altra la città, l’energia, la vivacità. Due luoghi diversi che raccontano la doppia anima di un’idea e la geografia di un progetto che unisce tradizione e sguardo contemporaneo.

Nel tempo, da una passione privata per la cultura tessile, è nato un archivio vero e proprio, costruito con la pazienza del collezionista e la curiosità della viaggiatrice. Elisa Miroglio ha raccolto tessuti, bozzetti, disegni, libri ottocenteschi italiani, francesi e inglesi, fantasie déco e art nouveau, schizzi degli anni Cinquanta, cilindri di legno per la stampa su tessuto, drappi ricamati, fili intrecciati, piccoli oggetti spesso non identificabili, ma tutti catalogati con cura.

“Scovare, recuperare, schedare, ordinare – spiega – è diventato un modo per restituire senso al tempo e alla materia. Ogni frammento di tessuto contiene un frammento di mondo”.

Da questa raccolta, nel corso degli anni, è nato Archivio Miroglio: non una semplice collezione di oggetti belli, ma un contenitore di storie e segni, un luogo concettuale dove la memoria dialoga con il presente. Il progetto prende vita attraverso capi femminili essenziali, disegnati e realizzati in Italia, che traducono le texture e i pattern originali in una nuova eleganza quotidiana.

“Conservare senza essere conservativi” è la frase che ne accompagna la visione: custodire il passato non come nostalgia, ma come atto creativo e sostenibile. La sfida è quella di trasformare il patrimonio tessile in racconto, rendendo ogni abito una pagina di memoria viva, dove la tradizione incontra la misura e la materia diventa linguaggio. 

Redazione

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