Oggi vorrei sfatare qualche mito sulla figura dello psicologo e quindi sul mio lavoro.
Spesso vi ė la convinzione errata che andare dallo psicologo sia per i matti: non c'è nulla di più errato. C'è una parte di pazienti che si affida allo specialista perché ha gravi disturbi psichici, ma il più delle persone che si affida a uno psicologo ricerca il benessere e l' equilibrio psichico perso, vuole superare una difficoltà emotiva, una fatica relazionale, un momento di crisi o un evento stressante. C'è anche chi sta bene, ma vuole stare meglio e compiere un viaggio conoscitivo in se stesso per conoscesi meglio.
Si pensa che andare in terapia significhi avere chissà quali problemi, essere dei deboli o del tutto fuori di testa! Oppure, che lo psicologo sia un sostituto di un amico qualunque che per di più dobbiamo anche pagare! Beh... le cose non stanno esattamente così.
La Psicologia si occupa di emozioni e sentimenti e dunque rimanda al cervello e al sistema di neuroni e sinapsi che trasmettono impulsi elettrici, o al corpo che ci permette di avvertire le sensazioni che ci attraversano è tratta di emozioni. Allo stesso modo, quella che può sembrare una semplice chiacchierata “da tavolo di un bar” con lo Psicologo è in realtà frutto di tecniche precise che derivano da competenze acquisite, studio e specializzazioni. Ci tengo a sottolineare il fatto che la terapia non è per tutti! E’ per persone intelligenti che hanno la volontà di mettersi in discussione, di vedere davvero oltre l’ovvio! Oltretutto ė errata la convinzione che lo psicologo sia per i deboli siccome chi riconosce e cerca soluzione ai problemi e ai disagi, nonché ai limiti personali ė in realtà un grande esempio di forza. A volte, il voler farcela da solo limita le prospettive di miglioramento e fa sì che sia diffcile stare meglio.
Confrontarsi con qualcuno che ha le competenze per far sì che si prendano in considerazione altri punti di vista ė davvero importante. Lo psicologo inoltre può aiutare a capire ed affrontare dolori molto forti e radicati, anche quando si pensa che questo non possa succedere... grazie alla formazione continua, all' esperienza e all' empatia lo psicologo aiuta ad affrontare anche gravi e traumatiche situazioni, nonostante non le abbia vissute in prima persona.
Ultima, ma non meno importante considerazione, ė il fatto che vi sia difficoltà a rivolgersi a uno specialista, quando si ė circondati da tanti validi amici. Questo ė un concetto molto importante, siccome il ruolo dello psicologo e quello di un amico sono totalmente differenti.
Prima di tutto lo specialista e oggettivo, non ė coinvolto nelle relazioni e nelle dinamiche affettive del paziente, mentre un amico lo ė. Inoltre mentre il paziente si concentra su stesso, perché è in difficoltà, lo psicologo ė concentrato sul paziente stesso e questo può aiutare a vedere possibilità di soluzioni differenti. Ė anche per questo motivo che gli psicologi non possono prendere in caro famigliari o amici, perché sarebbero emotivamente coinvolti e non troppo oggettivi.
Al di là di momenti specifici in cui la vita ci mette a dura prova, il sostegno psicologico è quell’occhio attento con cui riuscire ad guardare dentro sé stessi grazie non solo agli strumenti di un espert, ma anche e soprattutto alla volontà del paziente.
Lo psicologo non ha la sfera magica per guardare nella mente degli altri, e neanche la bacchetta magica per risolvere i problemi: bisogna affrontarli! Penso che la figura dello psicologo possa essere vista come una stampella per un periodo in un determinato momento (o più) della vita, ma soprattutto come una lente d’ingrandimento per vedere meglio e un cannocchiale per guardare lontano.
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