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In Breve

| 17 maggio 2019, 16:03

Paolo Allemano (PD): “Cirio vuole correre, ma la miccia è corta, a meno di fare promesse tanto per prenderci in giro”

Il candidato al Consiglio regionale del Piemonte durante l’incontro con l’elettorato a Revello, in Val Po, ha toccato a 360 gradi i principali temi della campagna elettorale

L'incontro con l'elettorato a Revello

L'incontro con l'elettorato a Revello

Cirio vuole correre, ma avrà tutti i suoi problemi a scegliere la direzione giusta”.

Paolo Allemano, candidato al consiglio regionale del Piemonte sotto il simbolo del PD, per Chiamparino presidente, durante l’incontro con l’elettorato a Revello, in Val Po, ha toccato a 360 gradi i principali temi della campagna elettorale.

#SìalPiemontedelSì è stato il tema della serata (alla quale ha preso parte anche Marco Bussone, presidente nazionale Uncem), introdotta da Edoardo Principe, del comitato “Sì al Piemonte del Sì”.

Diciamo sì – le parole di Principe – ad un manifesto che si è dato prerogative per il territorio. Non solo alla Tav, ma anche all’Asti-Cuneo, alla sanità. Prerogative contro le mutande verdi, le casacche intrise di sporcizia.

La politica è serietà e non strafare”.

ALLEMANO: “PERCHE’ HO SCELTO DI ANDARE AVANTI…”

Ritengo importante mettermi in gioco, dopo 9 anni da sindaco a Rifreddo e 10 a Saluzzo, per fare in modo che si possa andare avanti. Ci vuole un sacco tempo per pianificare le cose. Quando si arriva in Regione, con 3mila dipendenti, prima di capire cosa fare e come fare passa qualche annetto.

Non è un luogo dove si entra e dove si danno le carte per giocare, ma dove bisogna raggiungere il punto di maturazione che porta frutti. Prova ne sia che abbiamo impiegato 3 anni per uscire dal piano di rientro”. 

“ABBIAMO TIRATO FUORI TUTTA LA POLVERE DA SOTTO IL TAPPETO”

Con l’Amministrazione di Sergio Chiamparino abbiamo tirato fuori tutta la polvere da sotto il tappeto, frutto di tante legislature, con anni di spesa irresponsabile e allegra.

Per rimettere i conti a posto, la Regione, di qui ai prossimi 30 anni, su 18miliardi di bilancio ne avrà, ogni anno 700miloni impegnati per pagare i debiti”.

“CIRIO CORRE, MA LA MICCIA E’ CORTA”

Cirio, col quale ho un rapporto di stima reciproca, vuole correre: corra pure, ma la miccia è corta. Sotto il tappeto abbiamo trovato 3miliardi di impegni non evasi: c’era chi attendeva ancora i soldi dell’alluvione Tanaro del 1994.

Non abbiamo la corda per correre, a meno di fare promesse tanto per prenderci in giro. Bisogna correre nella direzione giusta.

Certo, non sono soddisfatto, ma con Chiamparino abbiamo fatto emergere questa situazione: un debito pesantissimo e, in questo quadro, abbiamo riportato chiarezza nei conti. Siamo fuori dal piano di rientro e abbiamo trovato una quadra sugli ospedali”.

IL TRENO TORNATO A SALUZZO…

Il ritorno del treno sulla linea Saluzzo-Savigliano è importantissimo per l’ex capitale del Marchesato: sarebbe giusto che chi ha lavorato così possa continuare nel solco tracciato in questi primi 5 anni”.

… E LA TAV DA COMPLETARE

Bisogna mettere a fuoco che la TAV s’ha da fare, perché altrimenti passa sopra le Alpi, e noi diventiamo la periferia d’Europa.

Sette chilometri sono già stati fatti: cosa ci mettiamo dentro, le margherite? Senza contare i miliardi di euro che ci verrebbero chiesi dai francesi, e la partita dei fondi UE”.

Ancora sui fondi UE: “Siamo la prima regione italiana per fondi spesi, non è vero che li rimandiamo al mittente”.

LA LEGGE CONTRO LA LUDOPATIA

Abbiamo idea di quale sconquasso potrebbe creare modificare la legge contro la ludopatia? Abbiamo ben presenti le scene di casalinghe, con i bambini in macchina, prese a giocare. Mi piacerebbe non più vedere macchinette e non mi piace, invece, quando Cirio dice di rimetterle per far business. Le ricadute si hanno anche sui costi e sulla nostra qualità di vita”.

“CON LA VITTORIA DI CIRIO, COMANDERA’ IL SUO AZIONISTA: MATTEO SALVINI”

Chi comanderà il Piemonte qualora vinca Cirio? Il suo azionista, che si chiama Matteo Salvini. Chiamparino, invece, non prende dritte da nessuno. Un ex sindaco di 70 anni al quale mai nessuno ha potuto dire di aver preso 1 centesimo che non doveva.

Un Amministratore che se deve chiamare Conte o Salvini lo fa. Il passo da montanaro si addice di più per la guida del nostro Piemonte”.

I 5STELLE

Con la logica dello ‘spendere e basta’ faremo una fine peggio della Grecia. I 5Stelle li considero fuori gioco, perché hanno la presunzione di pensare di essere migliori a tutto, creando un clima di sfiducia su tutto”.

comunicato politico elettorale

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