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Agricoltura | 30 luglio 2015, 16:44

Confagricoltura Cuneo all’Expo: viaggio il 31 agosto, un secondo in autunno

Il Centro Studi ha elaborato di recente un rapporto sul tema dell’esposizione di Milano 2015

Confagricoltura Cuneo all’Expo: viaggio il 31 agosto, un secondo in autunno

La Confagricoltura di Cuneo sta organizzando due viaggi all’esposizione universale di Milano riservati agli associati: il primo è in programma lunedì 31 agosto, l’altro sarà tra fine settembre e inizio ottobre. Gli interessati possono contattare gli uffici di zona e dare l’adesione (per il primo viaggio) entro il 25 agosto.

Il pacchetto prevede trasporto e ingresso a tariffe agevolate. Di recente, il Centro Studi di Confagricoltura, basandosi su una ricerca sulla disponibilità del cibo nel Mondo messa a disposizione dalla Fao, l’organizzazione per il cibo e l’agricoltura delle Nazioni Unite, ha messo in luce come l’attuale produzione agricola mondiale sarebbe sufficiente ad alimentare in modo adeguato i 7,2 miliardi di persone che abitano il Pianeta se si limitassero gli sprechi.

Lo studio è del tutto attinente con il tema di Expo 2015, “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, che pone l’attenzione sulla delicata questione della fame del mondo, sulle cause e sulle possibili azioni per eliminarla. Come emerge dall’analisi di Confagricoltura, nell’arco degli ultimi 15 anni, la popolazione mondiale è passata da 5,3 a 7,2 miliardi di persone, con un incremento del 35,8%; il numero delle persone denutrite è invece diminuito di oltre 200 milioni, pari al 21,4%, tuttavia ad un ritmo molto differente fra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo.

In Italia, l’Osservatorio Waste Watcher (Università di Bologna) stima il valore dello spreco alimentare domestico, nel 2014, in 8,1 miliardi di euro: ogni famiglia “butta nella pattumiera” 630 grammi di cibo a settimana per un valore di 338 euro l’anno.

L’attuale produzione agricola mondiale, tuttavia, sarebbe sufficiente a sfamare la popolazione del Pianeta se si limitassero le perdite di prodotto nella fase iniziale della filiera e gli sprechi nelle fasi successive, che sottraggono al sistema alimentare almeno un terzo del cibo potenzialmente disponibile. Ma in ottica futura non basta un contenimento degli sprechi: il rapporto sottolinea, infine, come sarà necessario limitare anche la sottrazione di suolo all’uso agricolo per sfamare la popolazione mondiale che nel 2028 sarà cresciuta di un altro miliardo di persone.  

c.s.

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