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Curiosità | 16 agosto 2017, 07:00

Il triangolo isoscele, la bisettrice e i portici: la Rai racconta una Cuneo geometrica

Circola sul web un servizio sul capoluogo della "Granda" con immagini in bianconero, trasmesso dall'emittente nazionale all'interno della rubrica "Ritratti di città", antico programma di Enrico Gras e Mario Craveri

Il triangolo isoscele, la bisettrice e i portici: la Rai racconta una Cuneo geometrica

"I nomi di tutte le città hanno un loro significato, ma per comprenderlo occorre ricorrere all’etimologia. Cuneo invece vuol dire Cuneo e basta, come se il nostro Paese si chiamasse Stivale anziché Italia. Questo la dice lunga su quanto siano onesti, concreti e precisi i suoi abitanti": tale definizione è ricavata da "Ritratti di città", l'antico programma televisivo di Enrico Gras e Mario Craveri in onda sulla Rai.

In questi giorni, infatti, sul web è tornato a circolare un servizio dedicato al capoluogo della "Granda", con immagini in bianconero che provocano un tuffo al cuore dei più nostalgici e alimentano la curiosità delle nuove leve.

La voce narrante racconta di come Cuneo sia forse l'unica città al mondo perfettamente triangolare: "La città inizia al vertice di un triangolo isoscele, nel luogo in cui è stata fondata 700 anni fa. Di qui è cresciuta unicamente in una direzione, senza accavallarsi, ma ordinatamente collocando, secolo dopo secolo, le case una accanto all'altra, come i fogli di un calendario. Dal vertice del triangolo, i cuneesi hanno tracciato una bisettrice che divide in due parti la città, costituendone il corso principale, corso Nizza, lungo il quale tutti gli edifici sono catalogati in perfetto ordine cronologico. La strada è lunga 7 chilometri, il che significa che Cuneo cresce di un chilometro ogni 100 anni, 10 metri all'anno, 3 centimetri al giorno".

Insomma, "Cuneo è come una nave dalla prua antica con la poppa eternamente in cantiere. Non è ricca di fantasia, ma metodica, disciplinata, traboccante di cose utili. A metà del corso si apre un'immensa piazza, in cui ogni martedì da tempi immemorabili si svolge il mercato, che qui assume un'aria di decoro, emblema di quella signorilità intesa come una virtù civica che appartiene a tutti. La piazza è dedicata alla memoria di Duccio Galimberti, eroe partigiano".

Cuneo è stata una delle città più assediate negli anni, ma ha resistito grazie ai suoi... portici: "C'è chi dice che gli assedi respinti furono 7 e chi 11, orditi dai francesi, dagli austriaci, dai russi e forse anche dagli stessi abitanti (dai partigiani cuneesi, per l'esattezza, ndr). Le arcate dei portici, in quei frangenti, venivano chiuse con sacchi di terra, che consentivano ai difensori di spostarsi liberamente su e giù per la città senza rischiare nulla. Oggi i portici non sono un marciapiede qualunque: la volta che li chiude ne fa un salotto di 14 chilometri.  Viale degli Angeli, che forma uno dei lati del triangolo cuneese, ne costituisce la naturale appendice estiva: lungo la sua carreggiata alberata hanno passeggiato generazioni di innamorati".

In chiusura di servizio, Cuneo viene definita come una città "perbene, in doppiopetto, con la riga nel mezzo": un'austerità sabauda riconosciuta ancor oggi, nonostante l'incedere ininterrotto del tempo.

Alessandro Nidi

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