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In Breve

| 14 ottobre 2017, 12:28

Nobel per l'economia a Richard Thaler: cos'è l'economia comportamentale e perché può esserci molto utile

In questa puntata vi voglio raccontare in modo semplice e divulgativo cosa sono le scienze comportamentali e soprattutto di come l'economia e la finanza comportamentale possano migliorare il vostro rapporto con la gestione del denaro e gli investimenti finanziari.

Nobel per l'economia a Richard Thaler: cos'è l'economia comportamentale e perché può esserci molto utile

Questa settimana il professore statunitense Richard Thaler è stato insignito dell'importantissimo riconoscimento per i suoi contributi allo sviluppo della scienza economica.

Ho deciso pertanto di dedicare una puntata di questa rubrica ad un argomento più discorsivo del solito, dato che sono un appassionato di finanza comportamentale e che il riconoscimento ad un economista comportamentale è stato per me motivo di grande interesse.

Recentemente ho scritto un articolo per una rivista finanziaria dove sottolineavo l'importanza di considerare gli aspetti comportamentali dei risparmiatori durante la costruzione dei portafogli di investimento e di come sia indispensabile uscire dagli schemi preconfezionati della teoria finanziaria classica perché i comportamenti degli individui sono guidati da una serie di fattori legati all'emotività e dal funzionamento del loro cervello nel prendere le decisioni, aspetti che non sono riconducibili alla mera razionalità dei numeri.

L'economia e la finanza comportamentale sono scienze che possono offrire importanti vantaggi ai risparmiatori. 

I processi decisionali degli investitori sono detti euristiche. Posso affermare che nella mia attività ho constatato essere proprio questi procedimenti a condizionare maggiormente i risultati degli investitori nel tempo, molto più delle competenze strettamente tecniche. 

In questa puntata vi voglio raccontare in modo semplice e divulgativo cosa sono le scienze comportamentali e soprattutto di come l'economia e la finanza comportamentale possano migliorare il vostro rapporto con la gestione del denaro e gli investimenti finanziari.

Cos'è l'economia comportamentale e perché è importante conoscerne le basi.

Le teorie economiche classiche considerano che gli le persone, coloro che agiscono al'interno del sistema economico, siano perfettamente razionali e si comportino nell'ottica di massimizzare il proprio utile economico come se fossero completamente informati e ragionassero in modo assolutamente logico. (come l'algoritmo del PC sulla scrivania)

Con il tempo si è constatato che le teorie economiche classiche non spiegavano in modo esaustivo molti dei processi economici che si possono riscontrare nella realtà. Ovvero che la maggior parte delle nostre decisioni, anche economiche, sono influenzate anche da fattori non razionali.

In pratica, nella realtà, succedono cose diverse da quelle illustrate modelli economici insegnati nelle università secondo le teorie classiche.

Le scienze che studiano le dinamiche di questi comportamenti vengono dette scienze comportamentali, ovvero discipline che considerano i reali comportamenti dei soggetti che operano sul mercato e studiano le motivazioni che li spingono ad operare in un certo modo, anche al di là della logica e della razionalità.

L'interesse che desta questo Nobel per la comunità scientifica è legato non solo al valore delle opere di Thaler per gli studi economici, ma anche e soprattutto perché  l'economia diventa sempre più una scienza di confine con la psicologia e le neuroscienze.

Il cervello dell'uomo e il suo comportamento diventano quindi il fulcro degli studi economici e delle discipline finanziarie

Prima di Thaler furono insigniti del prestigioso riconoscimento gli psicologi Kahneman e Tversky che nel 2002 si aggiudicarono il premio per i loro studi sulla finanza comportamentale, a dimostrazione del fatto che queste scienze di confine si stanno posizionando in modo sempre più importante nello scenario economico.(lo ritirò soltanto Kahneman perché Tversky era nel frattempo passato a miglior vita)

Quando la mente ci trae in inganno

Lo studio dei comportamenti umani e delle decisioni prese dagli individui e dai gruppi mostra come spesso la nostra mente possa essere vittima di trappole (tecnicamente detti bias) che guidano in modo subdolo le nostre scelte in materia economica e finanziaria.

Conoscerne l'esistenza può aiutarci a prendere decisioni più razionali e maggiormente favorevoli per i nostri obiettivi economici.

Alcuni esempi possono essere utili per chiarire il concetto.

- Home Bias: questa trappola mentale spiega il motivo per cui gli investitori italiani si sono concentrati maggiormente sulle azioni del nostro paese (che in realtà negli ultimi dieci anni non è stato affatto brillante) perché si è naturalmente portati a riconoscere come preferibile e più sicuro ciò che è più vicino a noi. 

- Confirmation Bias: è un problema comune non solo a noi comuni mortali, ma anche agli stessi scienziati. Ovvero siamo mediamente portati a cercare e a notare maggiormente le notizie e i dati che confermano il nostro punto di vista e a svalutare pericolosamente quelli che ci porterebbero a cambiare opinione (quando magari sarebbe salutare e vantaggioso)

- Overconfidence: Rappresenta un problema non soltanto economico ed è quella trappola psicologica che ci porta a sopravvalutare le nostre capacità, spesso facendoci correre rischi maggiori di quanto siamo in grado di tollerare o a gestire personalmente situazioni per cui occorrerebbe l'aiuto di un esperto. (Che normalmente interpelliamo dopo avere fatto il danno)

- Giudizio retrospettivo: Vi è mai capitato di giudicare una decisione presa in passato alla luce delle informazioni che avevate acquisito solo successivamente? Capita a tutti ed è il bias del "senno di poi". tutti sappiamo razionalmente che è una valutazione inutile ma al contempo siamo tutti portati a farlo.


Il contributo specifico di Thaler

Non c'è spazio in un articolo per elencare tutti gli ambiti di studio in cui si è mosso lo studioso ... 

Principalmente, oltre allo studio sui comportamenti umani in economia, e ad una acutissima rendicontazione delle situazioni reali in cui si esplicitano i comportamenti degli attori economici, Tahler è principalmente noto per la terioria dei NUDGES.

In uno dei suoi libri più noti, tradotti anche in italiano da Feltrinelli, con il titolo "Nudge, la spinta gentile" il professore ha dimostrato come sia possibile condizionare i cittadini a compiere scelte più vantaggiose nel loro stesso interesse; per la loro salute, il loro denaro o la loro formazione tramite tecniche che non prevedono l'utilizzo di imposizioni o divieti.


Un esempio banale di nudge potrebbe essere l'effetto sulle abitudini alimentari di un bambino nel mettere i cibi più salutari in luoghi maggiormente raggiungibili ed accessibili rispetto agli alimenti meno sani all'interno di una mensa scolastica.

Un altro esperimento ha coinvolto i dipendenti di una nota industria. Ad una parte dei dipendenti veniva pagato lo stipendio nella classica modalità mentre ad un secondo gruppo il pagamento veniva effettuato suddividendo l'importo in due buste separate.

L'esperimento ha dimostrato come i dipendenti del secondo gruppo avessero maggiore facilità ad accantonare una parte dello stipendio in modo automatico, senza nessun tipo di premio o di costrizione.

Cosa possiamo imparare.

Tutti siamo soggetti all'influenza degli schemi comportamentali, che derivano dalla parte più istintiva del nostro cervello, quella che si è sviluppata in epoca più remota. Soprattutto in situazioni di stress o di decisioni da prendere in modo particolarmente veloce la parte istintiva prevale su quella razionale. Questo meccanismo, in materia economica, non è certamente un vantaggio.

Conoscere le principali trappole a cui è soggetto il cervello di ciascuno di noi esseri umani, ci consente di adottare comportamenti maggiormente vantaggiosi e di prendere decisioni più consapevoli e meno condizionate dagli automatismi pericolosi della nostra mente.

Ho molti dubbi in merito al fatto che siano lo Stato e le Istituzioni a dover orientare con questi stratagemmi le scelte degli individui (teoria che è alla base del cosiddetto paternalismo libertario in cui si riconosce il neo premio Nobel).

Tuttavia ciascuno di noi può "auto educarsi" a riconoscere le proprie trappole mentali e agire in modo più efficiente per i propri obiettivi, anche finanziari, proprio tramite l'approfondimento delle scienze e della economia comportamentale.

Possiamo creare noi stessi i nostri nudges, senza attendere l'assistenza di uno stato che potrebbe non avere i nostri stessi obiettivi.


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Note legali: il presente articolo non costituisce sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari, inoltre non rappresenta consulenza di investimento ai sensi della normativa vigente. Prima di sottoscrivere qualsiasi strumento di investimento è fondamentale accertarsi di avere compreso a fondo le caratteristiche anche tramite la consultazione dei documenti informativi

 

Fabrizio Monge

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