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Attualità | 24 ottobre 2017, 19:30

Gestione dell'acqua: in Camera di Commercio la dichiarazione di intenti delle imprese cuneesi

Ferruccio Dardanello: "Dobbiamo lavorare, tutti insieme a un progetto complessivo di utilizzo della risorsa acqua che ci consenta di dare risposte efficaci alle emergenze ambientali e ai bisogni di popolazioni e imprese"

Foto generica

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Si è riunito ieri mattina in Camera di commercio a Cuneo il tavolo di lavoro rappresentato dal mondo economico delle imprese e delle professioni, espressi nelle organizzazioni imprenditoriali e associazioni di categoria e negli Ordini e Collegi professionali, che nell’ente camerale ha individuato il ruolo di sintesi delle istanze e delle specificità sulla tematica dell’acqua, bene fondamentale e primario nei tre pilastri (economico, sociale e ambientale) riconosciuti nel 2003 dal Forum di Kyoto.

Dunque “Acqua bene comune” come sancito dalla risoluzione ONU del 28 luglio 2010 che, per la prima volta nella storia, ha riconosciuto il diritto all'acqua "un diritto umano universale e fondamentale”. A tal proposito nella giornata di ieri, in occasione del forum internazionale “Acqua e clima” in Campidoglio, Papa Francesco ha affermato “di fronte ai problemi urgenti dei bacini fluviali nel mondo c’è bisogno di un approccio integrato, anche alla luce della minaccia posta dai cambiamenti climatici su cui si devono trovare risposte tempestive ed efficaci”.

Le mutate condizioni di clima registrate quest’anno, anche in realtà caratterizzate da una forte concentrazione di risorse idriche quali quella Cuneese, hanno determinato forti squilibri tra domanda e offerta di acqua rendendo evidente l’inefficacia delle azioni unitarie e settoriali e l’urgenza di strategie ampie e condivise dagli attori coinvolti, supportate da qualificati esperti.

Dobbiamo lavorare, tutti insieme, - afferma il presidente camerale Ferruccio Dardanello - a un progetto complessivo di utilizzo della risorsa acqua che ci consenta di dare risposte efficaci alle emergenze ambientali e ai bisogni di popolazioni e imprese. Le nuove tecnologie e le politiche di efficientamento sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per vincere questa sfida e dunque riuscire a trattenere l’acqua quando disponibile inabbondanza per poterla utilizzare al bisogno.

Per definire un adeguato piano strategico garantendone la realizzazione, le categorie economiche hanno individuato nell’ente camerale una regia autorevole, riconosciuta e condivisa in grado di raccogliere le attese del territorio condividendo un piano programmatico con le istituzioni a tutti i livelli e un luogo in cui darne attuazione e in cui far convergere professionalità, saperi, esperienze, proposte, progettie attese.

È tempo di pensare alla condivisione di un piano di ampio respiro per un migliore utilizzo dell’acqua (sono circa 5 miliardi i mc che, inutilizzati e sprecati, sono annualmente riversati nell’Adriatico ndr) – sostengono Sebastiano Sordo del Politecnico di Torino e Mariano Allocco dell’Accademia Terre Alte - che indichi disponibilità, necessità, bilanci economici, ricadute e interventi possibili sui molteplici utilizzi: potabile, irriguo, manifatturiero, energetico, ambientale e turistico. Un disegno d’insieme nel quale affrontare in modo congiunto e multidisciplinare opere coerenti, facenti parte di un unico sistema complesso.

L’incontro si è concluso con la sottoscrizione di una dichiarazionedi intenti da parte di tutti i rappresentanti del mondo economico, delle imprese e delle professioni, espressi dai presidenti dei vari organismi, immediatamente estesa alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo attiva nell’affrontare anche questa priorità e urgenza del territorio, al Politecnico di Torino e all’Accademia Terre Alte.

La “Cabina di regia” così integrata sarà espressione delle diverse istanze e specificità di tutti i settori economici, professionali, sociali e culturali nei confronti della politica del territorio e delle istituzioni locali, Amministrazione provinciale in primis, regionali e nazionali, cui compete la programmazione degli interventi. Il coinvolgimento di esperti qualificati permetterà di individuare soluzioni condivise per dare concretezza ai programmi e attuare gli investimenti necessari, sostenibili e adeguati alla dimensione del problema, individuando le necessarie risorse anche grazie alla programmazione europea.

c.s.

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