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In Breve

| 01 aprile 2018, 07:45

"L'Africa ti ruba il cuore e non te lo restituisce": la storia di Beatrice Seghesio, albese in partenza per il Sud Sudan

"L'unica cosa da fare è tornare giù. Il mio cuore è là"

Beatrice Seghesio

Beatrice Seghesio

Parte domenica 18 marzo da Alba con destinazione Cueibet, in Sud Sudan dove, per un primo periodo di 4 mesi, porterà la sua professionalità e il suo entusiasmo di giovane infermiera di 27 anni.

«Ho già lavorato in Africa, in Camerun e in Madagascar, in luoghi isolati e sperduti e lì sto bene. In Africa sono felice – spiega Beatrice Seghesio con un sorriso che dice che questa è proprio la sua scelta di vita – . So a cosa vado incontro. Mi aspetto di trovare estrema povertà, tante fatiche e difficoltà, ma poi i sorrisi dei bambini, ti compensano degli sforzi fatti. Non mi spaventano le condizioni, né l’isolamento né, infine, il tanto lavoro. Facendo questa scelta so già che sarà un periodo di grande lavoro, h24, ma sono contenta così. Lavorare in Italia non fa per me. Qui la gente non è mai contenta, lì, invece, le persone, nonostante la povertà estrema, sono più serene.»

E riprende: «Dico sempre che l’Africa ti ruba il cuore e non lo restituisce. Io ho lasciato lì il mio!»

Beatrice presterà il suo servizio nell’ospedale Cueibet che con i suoi 55 posti letti serve una popolazione di oltre 170mila abitanti e nel 2016 ha effettuato 31.721 visite ambulatoriali, 4.096 ricoveri e 894 parti di cui 40 cesarei. Il Sud Sudan, il più giovane Stato del mondo – indipendente dal Sudan solo dal 2011 – risente ancora oggi di tensioni interne, dovute alle rivalità etniche e politiche tra la fazione del presidente Salva Kiir e quella del suo ex vice presidente Riek Machar. In questo contesto, il Paese sta attraversando un’emergenza legata alla fame e agli spostamenti delle persone in fuga dagli scontri. Nonostante questi problemi, Medici con l’Africa Cuamm continua a portare assistenza sanitaria alla popolazione locale.

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia, CUAMM è la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti.

Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 1.600 operatori sia europei che africani; appoggia 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università (in Mozambico).

L’attenzione per la salute materno-infantile è una costante per Medici con l’Africa Cuamm, che nei sette paesi in cui è presente in Africa (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) porta avanti il programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, puntando a garantire il parto assistito a 320mila donne e l’assistenza nutrizionale per loro e i loro bambini nel periodo che va dall’inizio della gravidanza ai primi due anni di vita dei figli, mettendo in trattamento 60mila i bambini malnutriti.

Sono 5 gli anni di intervento previsti (dal 2017 al 2021), 10 gli ospedali e i distretti di riferimento coinvolti, per un bacino di utenza di 3 milioni di persone e un impegno economico di 15 milioni di euro, in parte sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Compagnia di San Paolo, ma anche da donatori privati grandi e piccoli.

s.g.

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