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Attualità | 09 luglio 2019, 13:15

Dalla Regione supporto per gestire l’emergenza stagionali, ma Cirio avverte: “Saluzzo non può vivere sotto ‘assedio’”

Il governatore del Piemonte: “Questo sistema di accoglienza dovrà essere profondamente rivisto e cambiato per il futuro. Faremo di tutto perché casi analoghi non si ripetano”. Nel 2018 dalla Regione erano giunti 175mila euro per l’adeguamento dell’ex caserma Filippi

Immagine di repertorio

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“Come già comunicato a Prefetto e sindaco, la Regione non si sottrarrà ai propri doveri istituzionali per gestire questa fase di emergenza”.

Così Alberto Cirio, governatore del Piemonte, in merito alle modalità gestione dell’accoglienza dei “lavoratori stagionali della frutta” di Saluzzo. Cirio non ha presenziato, ieri (lunedì) alla riunione presso Palazzo di Città a causa di “impegni concomitanti”.

Ma ha comunque voluto ribadire “il pensiero condiviso con la Giunta regionale e in particolare con gli assessori direttamente interessati dalla tematica”, vale a dire Luigi Genesio Icardi (Sanità), Elena Chiorino (Lavoro), Marco Protopapa (Agricoltura) e Fabrizio Ricca (Immigrazione).

Si, dunque ad un intervento da parte della Regione per gestire criticità ed emergenze, ma Cirio ha definito quella “venutasi a creare a Saluzzo” una “situazione assurda e inaccettabile”.

La stessa Regione Piemonte, nel 2018, sotto la Presidenza di Sergio Chiamparino, era intervenuta con un contributo da 175mila euro per “l’adeguamento e l’allestimento dell’immobile desinato a ospitare lavoratori stagionali”.

Oggi, invece, “Il Governo regionale è contrario a questo sistema di accoglienza, che dovrà essere profondamente rivisto e cambiato per il futuro. La città di Saluzzo e i suoi abitanti non possono vivere in una situazione di ‘assedio’ per numerosi mesi all’anno. Ed è altrettanto vero che non si può riversare l’intero problema sull’agricoltura, che necessita di manodopera straniera ma non in misura così ingente e per così tanto tempo”.

Risulta quindi chiaro come la linea dell’Amministrazione regionale sia di gran lunga cambiata.

Cirio, sostanzialmente, concorda con quanto – da anni – sostiene il sindaco della Città, Mauro Calderoni: “Faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedire in futuro il ripetersi di una simile emergenza. Non solo nel rispetto dei cittadini di Saluzzo e della loro sicurezza, ma anche di centinaia di lavoratori costretti a condizioni di vivibilità inaccettabili ed inumane.

Il flusso va regolato, per fare in modo che in città arrivino solo coloro che dispongono di un rapporto di lavoro certo e di una regolare sistemazione presso le aziende agricole o presso strutture ricettive autorizzate.

In questa direzione ci muoveremo sin da subito, con la piena disponibilità istituzionale a collaborare per garantire che la gestione dell’attuale situazione di emergenza e fare in modo che casi analoghi non si ripetano in futuro”.

La lettera del governatore è stata letta integralmente dal presidente del Consiglio comunale di Saluzzo Enrico Falda, in fase di apertura dell’incontro di ieri, al quale hanno presto parte, oltre agli Amministratori locali, solo i deputati Chiara Gribaudo (PD) e Fabiana Dadone (M5S).

Le parole di Cirio – ha commentato il sindaco Calderoni – eccetto per un piccolo passaggio, sono ampiamente condivisibili. Da parte sua c’è interesse, ma l’assenza della Lega a questo incontro fa presupporre che il percorso sia difficile.

Chiariamo solo un aspetto: il fenomeno degli stagionali di Saluzzo non è un tema di sicurezza e ordine pubblico, ma un tema di Politiche del lavoro”.

Il presidente Cirio è tornato sulla questione anche poco fa, nella seduta del Consiglio regionale dedicata all'illustrazione delle linee programmatiche di mandato della Giunta.

Giunto al tema dell'immigrazione, Cirio ha detto: "Sui migranti la Regione Piemonte farà la sua parte, ma per noi non c’è solidarietà senza legalità e rispetto delle regole e delle leggi".

Poi il riferimento all’elevato afflusso di migranti stagionali che arrivano nel Cuneese per la raccolta della frutta: "Lavoreremo - ha ribadito il governatore - perché emergenze come Saluzzo non debbano più accadere".

Nicolò Bertola

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