La Fase 2 a Fossano è iniziata nel giorno della festa di San Giovenale con il sole a invitare alle passeggiate e il cambio di stagione che grida allo shopping.
Tra persone a spasso, sfoggio di mascherine spesso anche piacevoli e originali si è tenuto il flash mob delle attività commerciali, sia quelle ancora chiuse, sia quelle già aperte, ma ancora in dubbio su quali misure saranno adottate per sostenere i costi aziendali dei due mesi appena trascorsi.
"Siamo stanchi di essere presi in giro. Non abbiamo ancora sentito una parola in merito a un eventuale risarcimento concreto. La ripartenza non sarà grazie alle iniziative del Governo, ma grazie alle forze dei singoli commercianti. Abbiamo bisogno di finanziamenti a fondo perduto, non di prestiti utili a continuare a indebitarci" ha detto il presidente di Ascom Fossano Giancarlo Fruttero.
A dare man forte alle richieste di Ascom è intervenuto anche Clemente Malvino di Confartigianato Fossano: "Questa manifestazione vuole essere un segno di rilancio per i piccoli artigiani e i commercianti che sono particolarmente penalizzati in questo periodo. Abbiamo bisogno di segnali veri. Non tutti hanno ricevuto i 600 Euro promessi e i 25mila Euro di cui si parla sono un escamottage per mettere le mani in tasca con nuove tasse. Abbiamo bisogno dell'abbattimento di Tari, Tasi e IMU per i mesi di chiusura. Stiamo tutti vicini senza dimenticarci che l'emergenza è sanitaria e non solo economica, quindi occhio alla salute".
"L'amministrazione comunale è vicina anche con i fatti ai commercianti e agli artigiani - ha detto il sindaco Dario Tallone -. Abbiamo già messo in campo 300mila Euro a fondo perduto per le azinede e 180mila Euro per chi avvierà un'attività a Fossano. Per i mesi di marzo, aprile e maggio non saranno richieste la Tari e la Tasi alle attività produttive. Stiamo anche studiando come ridurre l'IMU per la parte dovuta al comune. Il suolo pubblico per i giorni di chiusura non saranno dovuti. La nostra amministrazione è in campo con i fatti e non solo a parole. Gli affitti dei negozi di proprietà del Comune non saranno dovuti per i mesi di chiusura. Possiamo fare di più, sicuramente, ma questo è quello che già siamo riusciti a fare con l'avanzo di bilancio. Ci saranno anche meno entrate e quindi dovremo capire con attenzione come intervenire. A Fossano ci sono 2000 attività produttive e cercheremo di sostenere tutte quelle che non riceveranno aiuti dallo Stato. In Regione ci sono misure di sostegno in fase di definizione. Mi appello al senatore Bergesio e all'onorevole Gastaldi perchè portino a Roma le nostre istanze".
Come spiegato da Fruttero l'iniziativa del Flash Mob di questa mattina è partita dal basso, da alcuni esercizi commerciali ed è stata sposata dalle associazioni di categoria e dall'amministrazione cittadina.
Intanto le vie di Fossano si sono ripopolate, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale ed era palpabile la sensazione di rinascita dopo due mesi di lockdown.