Turni massacranti e impossibilità concreta di garantire un servizio di qualità nella gestione delle chiamate di emergenza provenienti da tutte le province piemontesi (tranne quella di Torino, gestita dai dipendenti di Azienda Zero): è questo che denunciano alcuni operatori e operatrici della Centrale Unica di Risposta NUE 112 di Saluzzo, dipendenti di Amos, nella lettera riportata dalla consigliera regionale Giulia Marro (AVS) pubblicata dal nostro giornale qualche giorno fa.
I dipendenti – come spiegato dal dottor Walter Occelli, responsabile di struttura – vedono i propri aspetti contrattuali gestiti proprio da Amos. E figurano con un contratto “Multiservizi-Pulizie” dal valore economico inferiore di almeno 400 euro rispetto ai colleghi che si occupano del solo torinese.
Le istanze ripresentate dalla Marro descrivono insomma una situazione difficilmente sostenibile degenerata a partire dall’estate 2023, nella quale i lavoratori sono stati messi davanti alla “scelta” tra rinunciare alle ferie o lavorare per dodici ore in tutto il periodo estivo, continuativamente. Da parte di Amos – nonostante l’azienda, sempre sentita dal nostro giornale, respinga ogni accusa – chiusura a qualunque tipo di necessità da loro avanzata.
Boselli: “Da tre anni viene negato alla commissione competente di incontrare Amos”
Una “chiusura” sulla quale non può non trovarsi d’accordo anche il gruppo consigliare cuneese degli Indipendenti che da anni chiede – a più riprese – l’organizzazione di un incontro istituzionale con i vertici Amos alla sindaca Patrizia Manassero.
“Le questioni evidenziate dalla consigliera regionale Marro ci richiamano alla necessità, che auspichiamo da tempo, di avere un’informazione più puntuale sul ruolo e l’azione di AMOS – ha commentato il capogruppo Giancarlo Boselli -: come noto chiediamo da tre anni alla sindaca, anche ufficiale sanitario, di realizzare un’audizione nella competente commissione consiliare per un confronto e uno scambio di informazioni e chiarimenti di carattere generale sulla sua attività, e quindi anche sulle condizioni e sulle tipologie di inquadramento contrattuale dei dipendenti che agiscono nelle strutture del nostro territorio”.
“Confidiamo che la nuova presidente Chiapello possa dare segnali di disponibilità in questa direzione” conclude il consigliere di minoranza.