Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato mercoledì 30 luglio.
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Sono tre i branchi, distinti, ad essere ospitati attualmente negli otto ettari dell'area faunistica del Centro Uomini e Lupi di Entracque, nel cuore delle Aree Protette Alpi Marittime, unica struttura in Piemonte attrezzata per la loro accoglienza e cura.
Il centro è nato nell'ambito del progetto Life Wolfalps Eu coordinato delle Aree Protette Alpi Marittime con l'obiettivo di offrire gli strumenti per costruirsi un'opinione informata e acquisire una maggiore consapevolezza sulla possibilità di un equilibrio tra attività umane e la presenza del predatore.
Il Centro si compone di due sezioni complementari: un centro visita in centro paese a Entracque e un'area faunistica località Casermette. Nel primo caso viene proposto un percorso di visita alla scoperta, di miti e leggende legate all’animale e segue la storia del rapporto uomo/lupo fino ai giorni nostri. Nel secondo caso, la visita viene introdotta da un percorso multimediale appassionante sulla biologia del lupo che poi conduce alle torrette di avvistamento da cui è possibile ammirare gli esemplari muoversi nell'area recintata a loro destinata. La struttura è stata affidata dal Parco in gestione alla Cooperativa Montagne del Mare.
In Piemonte, per curare un lupo ferito o malato, è necessario contattare il Centro Grandi Carnivori, che coordina le attività relative alla presenza di grandi carnivori sul territorio. Il Centro può essere contattato per segnalazioni di ritrovamenti di lupi, vivi o morti, e per informazioni su come procedere. Il Centro fa riferimento all'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime e collabora con il Network Lupo Piemonte per la gestione del lupo.
Gli esemplari presenti a Entracque sono 9, di cui 5 in un'area recintata dove svetta una torretta di avvistamento accessibile al pubblico e tre in un'altra area con altra torretta di avvistamento, sempre aperta ai visitatori. Una terza area non è invece accessibile al pubblico, ma riservata agli esemplari in fase di recupero, in cura o sotto sorveglianza. Al momento vi si trova un solo ospite in isolamento.
La prima ospite del centro è stata Hope, arrivata nel dicembre 2013, dopo le prime cure avvenute presso l'Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco a seguito di un investimento stradale a Pragelato (Val Chisone). Al termine del periodo di convalescenza, però, alcune complicazioni sanitarie hanno reso impossibile il suo rilascio in natura. Dopo un paio di anni è stata raggiunta da Alberto. Nato nel 2012 nel Parco faunistico del Centro Visite di Pescasseroli - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dove ha trascorso i suoi primi tre anni della sua vita, viene trasferito al Centro Uomini e Lupi nel maggio 2015 per fini gestionali. Nel 2016 Alberto e Hope diventa genitori di Argentera, Baus, Lykos, Mistral e Zampa, anche essi ospiti dell’area. Oggi tutti gli esemplari sono stati soggetti a castrazione. Ultimi arrivati Cati e Loup, lei arrivata nel maggio 2022 vive all'interno dell'ampio recinto nord con Loup da ottobre 2024.
Quella tra uomo e lupo è da sempre una relazione precaria, caratterizzata da fascino misto diffidenza reciproca, dove negli anni si è cercato di recuperare la convivenza non facile.
Di natura predatoria il lupo poco piace agli allevatori che si vedono razziare i greggi, ma allo stesso tempo la specie, circa 50 anni fa, ha rischiato l'estinzione e anche nelle vallate cuneesi non se ne avvistavano più. Solamente con progetti dedicati alla loro riproduzione e protezione le montagne si sono ripopolate. Nel tempo anche l'Europa ha preso misure classificandola come “strettamente protetta”, per poi declassarla dal marzo di quest'anno a “protetta”.
Non è il caso degli ospiti del Centro Uomini e Lupi, dove si tratta esclusivamente di animali che non potrebbero vivere in libertà: o perché vittime di gravi incidenti, o perchè già nati in condizioni di cattività. Vengono nutriti due o tre volte a settimane con carcasse di animali domestici macellati, che vengono forniti direttamente al centro e vengono lasciati autonomi nella gestione dei rapporti con il branco, l'intervento umano è ridotto al minimo e allo stretto necessario.
Il Centro faunistico di Entracque è tra le strutture museali più visitate della Granda del circuito "Abbonamento Musei" e spesso organizza aperture straordinarie.











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