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I più letti della settimana | 01 novembre 2025, 17:28

Scontro aperto in Consiglio comunale sul presidio autorizzato “Cuneo per Gaza” in piazza Europa [FOTO]

Il centrodestra attacca, la maggioranza difende: clima incandescente in aula. La sindaca Manassero e l’assessora Clerico: “presenza pacifica e partecipata”

Scontro aperto in Consiglio comunale sul presidio autorizzato “Cuneo per Gaza” in piazza Europa [FOTO]

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 28 ottobre. 

Il presidio “Cuneo per Gaza” a sostegno della causa palestinese, allestito in piazza Europa, è stato chiuso lo scorso sabato, ma una rappresentanza di quanti lo hanno tenuto in piedi per alcune settimane è approdata in Consiglio comunale. E altri sono rimasti fuori dal Palazzo a seguire il dibattito in diretta streaming. Anche questa volta è emersa chiara la contrapposizione politica, all’interno dell’Assemblea municipale, di chi è a favore e di quanti sono contro le manifestazioni sul dramma palestinese.  Gli esponenti di centrodestra Noemi Mallone (Fratelli d’Italia) e Franco Civallero (Forza Italia) hanno attaccato il presidio chiedendo chiarimenti alla Giunta su come sono stati gestiti ordine pubblico, sicurezza cittadina e occupazione del suolo pubblico. Sbottando rispetto ad alcune reazioni dei manifestanti. Mallone: “Ce l’avete con me?”. Civallero: “Avete qualcosa da dire?”. Sullo stesso fronte ci sono state le parole controcorrente del battitore libero Beppe Lauria (Lauria Lista Civica).

 

Invece la Giunta, con la sindaca Manassero e l’assessora Clerico, la maggioranza di centrosinistra (Claudia Carli del Pd) e l’opposizione di sinistra lo hanno difeso, definendo strumentali le posizioni dei colleghi. Più volte il presidente dell’Assemblea, Marco Vernetti, è dovuto intervenire chiedendo al pubblico di abbassare i cartelli di protesta e di non interrompere il dibattito avvenuto anche con applausi. Sottolineando:  “Vi chiedo senso di responsabilità e di rispetto per i lavori del Consiglio comunale. Noi l’abbiamo per voi, voi cercate di averlo per quest’Aula”. 

Dal centrodestra

Noemi Mallone di Fratelli d’Italia ha chiesto la “verifica del rispetto delle prescrizioni e delle ordinanze comunali relative ai presidi sul territorio comunale”. Facendo riferimento a “segnalazioni e immagini di alcuni cittadini che ritrarrebbero persone all’interno del gazebo di piazza Europa mentre consumano bevande alcoliche in violazione alle disposizioni comunali in vigore”.

E ha aggiunto: “Difenderò sempre il diritto di manifestare, ma il ruolo di consigliere di opposizione mi impone di verificare se l’operato della Giunta è stato corretto e se sono state rispettate le norme”.

 

[Franco Civallero]

Franco Civallero di Forza Italia è andato giù deciso domandando notizie “sull’occupazione di piazza Europa da parte del gruppo ProPal. In particolare se è stata autorizzata l’occupazione del suolo pubblico e quali misure sono state adottate per garantire l’igiene e la sicurezza pubblica.

Quindi, la stoccata: “Il gazebo in piazza Europa è sinonimo per la Sindaca e la sinistra dell’apertura della campagna elettorale e l’intenzione è di mantenere attivi i suoi banchetti, al di fuori di ogni regola, fino al 2027? Può darsi”.

 

Dalla sinistra

Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia: “Queste interpellanze non aiutano ad approfondire le questioni. Sarebbe bastata la richiesta di accesso agli atti per avere le informazioni e contribuire alla chiarezza senza preconcetti. Invece avete messo in atto un tentativo di delegittimare chi non è dalla vostra parte. Nella striscia di Gaza non c’è stata nessuna tregua, nessuna pace. A oggi continua il massacro, mentre si sta preparando l’occupazione in Cisgiordania. Il genocidio in terra palestinese è diventato un simbolo che attraversa le menti e la carne delle persone, unendole contro l’ingiustizia. Ai milioni di manifestanti in Italia, nel mondo e in piazza Europa non ci rimane che dire grazie”.

 

[Niello Fierro]

Nello Fierro di Cuneo per i Beni Comuni ha letto la lettera inviata al Consiglio comunale dalle attiviste e dagli attivisti di “Cuneo per Gaza” in cui sono stati spiegati  gli obiettivi dell’iniziativa (https://www.targatocn.it/2025/10/22/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/ci-autodenunciamo-il-manifesto-del-presidio-cuneo-per-gaza-risponde-alle-critiche.html). Alcuni passaggi: “Il presidio non è un gazebo: il presidio è azione, informazione, rete di relazioni necessarie per tutt*, come antidoto ad anni di individualismo imperante. Vivere il presidio ci ha permesso di confrontarci anche con coloro che non condividono le nostre posizioni e di portare nella piazza testimonianze importanti, facendole uscire dai classici salotti. Per noi il presidio non è un luogo in cui rinchiudersi, bensì un punto da cui partire per costruire ponti”. 

 

Ugo Sturlese, sempre di Cuneo per i Beni Comuni, si è infervorato: “Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma come è possibile proporre due interpellanze così strumentali. Il presidio è stato altamente positivo. Lo porterei come esempio di come devono essere occupate le piazze della città di Cuneo. Ci devono essere dei luoghi dove le persone si incontrano e si parlano, altrimenti non è più democrazia. L’Occidente è in crisi da questo punto di vista”.

 

Dal centrosinistra

Claudia Carli del Pd: “In piazza Europa non sono state violate le norme e il presidio si è svolto in maniera pacifica. E’ stata una presenza colorata, partecipata e istruttiva anche solo per capire cosa stesse succedendo. Mi rendo conto, poi, che per il centrodestra al Governo manifestare è diventato un optional”.

 

Il battitore libero Lauria

 “Questo dibattito - ha sottolineato Beppe Lauria di Lauria Lista Civica - è per buona parte un dibattito dell’ipocrisia. Non ho nulla in contrario a quanto è stato realizzato in piazza Europa, avrei forse solo evitato di evidenziarne le caratteristiche di parte visto che si voleva non fosse una battaglia di parte. Questa è una battaglia sacrosanta e di civiltà a favore di chi oggi, come ieri, come l’altro ieri, sta perdendo la vita. Non ci sono né se e né ma nel condannare quanto sta accadendo.  I colleghi Mallone e Civallero hanno peccato di inopportunità. Mi sto occupando della vicenda palestinese da più di due anni. Però chiedo al centrosinistra, alla sinistra e ai signori del presidio: prima dove eravate? In molti sulla questione hanno fatto gli struzzi”.   

La sindaca Manassero

 

[Patrizia Manassero]

Nel dibattito è intervenuta la sindaca, Patrizia Manassero. “L’amministrazione tutta, il Comune - ha detto - come è scritto nella Costituzione, è un pezzetto dello Stato. E sempre la Costituzione ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra. Per questo motivo il Consiglio comunale ha discusso spesso sui temi della pace e dei diritti e come Amministrazione abbiamo aderito alle iniziative organizzate sul territorio. L’autorizzazione al presidio è stata data all’interno delle norme previste e gli organizzatori hanno svolto un grande lavoro affinché tutto procedesse rispettando le regole.  Anche se, comunque, un luogo dove si ragiona e si condivide non è terra di nessuno. E in ogni caso è stato un presidio veramente pacifico e impostato sul reciproco rispetto: e non tutte le piazze italiane possono raccontare la stessa storia”.

 

L’assessora Clerico

 

[Cristina Clerico]

L’assessora alla Polizia locale, Cristina Clerico, ha chiuso il dibattito: “Il 7 ottobre è stato emesso un provvedimento di autorizzazione al presidio e all’occupazione degli spazi. Sull’iniziativa ci siamo mossi esattamente in linea con le parole del ministro dell’Interno, Piantedosi: quando c’è un movimento popolare importante di opinione e di manifestazione la via è quella di ponderare con equilibrio le situazioni che potrebbero venirsi a creare. Le Istituzioni pubbliche lavorano con lo scopo di tutelare la sicurezza dei cittadini e la libertà di espressione di chiunque. E noi proprio questo abbiamo fatto. Nel mese di ottobre la nostra città ha visto manifestazioni ordinate che hanno rispettato i parametri previsti. Ringrazio quanti hanno reso possibile tutto ciò: manifestanti, presidianti, Forze dell’Ordine e Polizia locale”. 

Sergio Peirone

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