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Attualità | 16 dicembre 2025, 14:45

Banca di Cherasco: successo per il secondo anno di volontariato aziendale con sei onlus del territorio

Dipendenti e azienda hanno donato due giornate lavorative a Caritas, Il Sorriso e altre associazioni di Cuneese e Torinese. All'incontro conclusivo di Roreto testimonianze di solidarietà e l'impegno a proseguire nel 2026

Banca di Cherasco: successo per il secondo anno di volontariato aziendale con sei onlus del territorio

"Non tutte le giornate sono uguali, ma quelle in cui eravate presenti voi dipendenti della Banca sono state davvero speciali". Ha detto così Cinzia, dell'associazione Il Sorriso, ieri pomeriggio nell'auditorium di Roreto, in occasione dell'incontro che ha concluso il secondo anno del progetto di volontariato aziendale. Ovvero due giornate di lavoro "donate" da dipendenti e Banca a sei associazioni di Cuneese e Torinese: uno scambio che, mettendo al centro il concetto di responsabilità sociale, ha reso tutti più consapevoli, più uniti e, in fondo, più felici.

Il vicedirettore Danilo Rivoira ha spiegato: "Il territorio è fatto di comunità e relazioni. La differenza la fanno le persone con il loro impegno. Siamo una Banca del territorio ogni giorno con il nostro lavoro e sappiamo che le associazioni sono tra gli interpreti più importanti del concetto di comunità e della sua vivacità. Dietro a ogni associazione ci sono impegno e fiducia e questi momenti di confronto e di scambio generano una ricchezza più grande di quando possiamo pensare".

Dopo il primo anno sperimentale - la proposta del volontariato aziendale aveva vinto un concorso di idee interno tra i dipendenti - da quest'anno le giornate di volontariato sono diventate due, a carico sia del dipendente sia del datore di lavoro. Così ognuno ha messo a disposizione tempo, impegno e competenze per le onlus, per "far progredire la comunità grazie a un circolo virtuoso fatto di impegno e dialogo".

Ieri nell'auditorium della Banca erano presenti tutte le associazioni no profit coinvolte: la Caritas di Frossasco (con un progetto di recupero e riuso degli abiti e la distribuzione di pacchi viveri alle famiglie meno abbienti), la Caritas di Bra (con gli orti sociali per i fragili a Sommariva Bosco, l'emporio solidale della parrocchia San Giovanni, la mensa sociale), la cooperativa Aghav che gestisce un centro diurno per disabili, il progetto Compitando di Bra per il sostegno scolastico alle famiglie in difficoltà e un servizio di doposcuola, mentre a Cherasco sono state coinvolte l'associazione Il Sorriso (un centro di aggregazione per disabili che è anche un attivissimo laboratorio di ceramica) e la casa di riposo.

Alla presentazione hanno preso parte anche gli assessori comunali al Sociale di Cherasco e Bra, Agnese Dogliani e Lucilla Ciravegna, che hanno ricordato la vivacità dei due territori e la determinazione di decine di volontari che si impegnano in queste realtà.

Ieri ci sono stati racconti di esperienze diverse, tra chi ha scelto la stessa associazione per il secondo anno e chi invece ha voluto creare legami nuovi e diversi, poi ringraziamenti e considerazioni, foto e filmati. "Aiutare le persone fragili e deboli costringe a confrontarsi con le nostre fragilità, anche per chi fa un lavoro tecnico o d'ufficio: solo così cresce l'umanità di ognuno di noi, solo così progrediamo tutti insieme", ha detto una rappresentante della Caritas, mentre un ragazzo ha ricordato che "grazie alla vostra presenza ci siamo sentiti parte della collettività". Tra i dipendenti c'è chi ha raccontato che "è un'esperienza che cambia il modo di vedere le cose, grazie alla condivisione".

L'incontro si è concluso con un rinfresco, una piccola donazione da parte della Banca, tanti ringraziamenti e sorrisi. Oltre all'impegno unanime a replicare anche nel 2026 il progetto perché diventi "un'abitudine per generare impatti positivi per tutti".

cs

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