All'inizio del 2014 una rivoluzione epocale stava per abbattersi sui cittadini cuneesi. Ne discutevano tutti con apprensione, perché si trattava di qualcosa che avrebbe cambiato radicalmente le loro abitudini decennali.
Quando si incontrava per strada, la gente parlava di quello.
In famiglia, si parlava di quello.
Fra colleghi, si parlava di quello.
Il clima era teso, in attesa di questa imminente catastrofe.
Perché anche a Cuneo stava per partire la raccolta differenziata della spazzatura con il sistema “porta a porta”.
Studiato per ottimizzare al massimo il riciclo dell'immondizia, già diffuso in molte città, non solo piemontesi, il sistema nelle sue prime settimane di utilizzo ha già dato ottimi risultati. L'amministrazione comunale ha fatto una grande campagna di informazione, capillare, in modo che i cittadini non potessero dirsi disinformati. Noi in casa la differenziata già la facevamo, ma alcune persone sono state obbligate ex novo a prestare particolare attenzione a cosa stanno buttando via. Il deterrente dei sacchetti “personalizzati” fa paura a tutti. Le multe per coloro che non gettano la spazzatura correttamente sono salate. Impossibile fare i furbi.
Dal mese di maggio tutti, quando prendono in mano qualcosa da gettare via, si pongono la domanda: “Dove va questo?”. Nessun dubbio quando si tratta di rifiuti “banali”, tipo scatolette d'alluminio, bottiglie, involucri di plastica, giornali. Il problema, quotidiano, invece sorge quando ci ritroviamo in mano alcuni (e non sono neanche pochi) casi di oggetti indefinibili con certezza assoluta. “Sarà da buttare nella carta? Nella plastica? Nell'indifferenziato?”. Già ci si immagina l' addetto al controllo dei sacchetti che ispeziona proprio il nostro e ci trova dentro quel miserabile scarto (plastica? cartone? alluminio?) sul quale abbiamo riflettuto secoli prima di buttare nell'indifferenziato. E ci segna sul libro nero. Molta gente va nel panico.
E dire che basterebbe poco (ed alcune ditte più diligenti già lo fanno), giusto apporre una scritta, un simbolo, un angolino colorato alla confezione o all’oggetto in questione per indicare dove dovrà essere destinato dopo l’utilizzo. Non parrebbe un’operazione molto complicata o dispendiosa.
D'altro canto, in tanti si lamentano. Dei cassonetti condominiali insufficienti e sempre straboccanti. Dei piccoli contenitori individuali che giacciono davanti alla porta di casa rendendo indecorose le vie cittadine. Del vicino di casa che continua a servirsi dei vecchi sacchetti di plastica riciclati per gettare la spazzatura INDIFFERENZIATA, col rischio di una multa condominiale (“Io sono ligio, faccio tanta fatica, e poi c'è questo qui che fa i comodi suoi e mi tocca pagare”).
E' passato poco tempo per poter dare un giudizio obiettivo del servizio. A mio modesto parere, da profana, forse sarebbe stato sufficiente la consegna e l'obbligo dell'utilizzo dei sacchetti personalizzati continuando a servirsi dei cassonetti che c'erano prima, quelli grandi per la strada. Ma forse non era fattibile, non so.
Sono convinta che la raccolta differenziata della spazzatura sia un enorme segno di civiltà, oltre che un imprescindibile aiuto per l'ecologia, ma a volte mi viene da rimpiangere i bei tempi andati quando si buttava tutta, dico tutta, l'immondizia direttamente da casa da quella specie di gattaiola che c'era o sul balcone di casa o sul pianerottolo.
Già si sentono in giro voci (pare che in paesi ancora più avanzati del nostro si sia già adottato questo sistema) che il futuro dei rifiuti sarà nuovamente quello di gettare indiscriminatamente tutto quanto in un solo contenitore e che saranno in un secondo tempo apparecchiature sofisticate a selezionare gli scarti differenziandoli fino al più piccolo pezzo, riciclando il rifiuto quasi del tutto.
A questo punto guardo nuovamente il vecchio sportellino metallico situato sul pianerottolo di casa, quello che convogliava i rifiuti tanti e tanti anni fa, con la speranza di vederlo presto nuovamente in funzione sollevandomi dalle odierne incombenze del porta a porta.
I progettisti di nuove abitazioni sono avvisati.




